Toscana
Simoncini in Consiglio regionale: «In Toscana la crisi più grave è quella delle Pmi»
Lo ha detto facendo il punto, nella sua relazione al Consiglio regionale, sulle situazioni di crisi che hanno visto la Regione in prima linea, seguendo negli ultimi due anni 73 vertenze che coinvolgono 18 mila 500 lavoratori. «Quasi sempre quelle che si pongono all’attenzione generale – osserva l’assessore – sono le crisi delle medie o grandi imprese nazionali o internazionali. Ma c’è una crisi diffusa che, meno evidente, resta tuttavia la più grave per la nostra regione: è la crisi della piccola e piccolissima impresa che costituisce il 98% del tessuto produttivo toscano e occupa il 70% dei lavoratori. Una crisi che mette in ginocchio l’economia, deprime il mercato interno e l’occupazione di migliaia di lavoratori. Basti pensare che, a metà del 2012, le aziende artigiane sono calate di 1534 unità, scendendo sotto quota 10 mila, dopo aver toccato quasi le 12 mila unità negli anni 2005-2006».
Le vertenze. Sono state poi ripercorse le principali vertenze aperte oggi in Toscana. A cominciare dalla grave crisi che interessa il polo siderurgico di Piombino che, con quasi 3000 addetti diretti e 1500 nell’indotto (di cui 2200 alla Lucchini e 540 alla Magona), rappresenta la più grande realtà industriale della Toscana, il secondo polo siderurgico a livello nazionale, primo per i prodotti “lunghi”. Per questo l’assessore ha manifestato a Roma, nei giorni scorsi, a fianco delle organizzazioni sindacali per sollecitare una soluzione da parte del nuovo governo, che ha dichiarato di voler affrontare la questione a un tavolo unico nazionale sull’acciaio. Mentre è stato formalizzato il riconoscimento di area di crisi complessa, la Regione si è mossa anche nei confronti dell’Europa, chiedendo, su questo, un incontro urgente con il vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani. Proprio in vista di questo appuntamento, è stato già fissato a Bruxelles un incontro, il 23 maggio, con il capo di gabinetto del vice presidente.
«Nonostante la drammaticità della crisi la Toscana sta facendo la sua parte – conclude l’assessore Simoncini – come dimostra la capacità di tenuta dell’occupazione, che è comunque in ascesa, al 7,8%, e del tessuto sociale. Ma non basta. Serve una politica nazionale, che metta al più presto il lavoro e lo sviluppo al centro della sua azione».