Toscana
Congresso regionale Cisl: Cerza, disboscare burocrazia per far ripartire lavoro
«C’é una sola priorità per la Toscana: ridare lavoro a chi è senza e oggi lo si può fare solo restituendo libertà e protagonismo alle persone. C’é bisogno di una Toscana leggera, in cui la Regione faccia le scelte fondamentali e crei poche leggi semplici e chiare, lasciando il cittadino e l’impresa liberi di intraprendere senza troppi vincoli burocratici, con la certezza del diritto e dei tempi». Lo ha detto il segretario generale della Cisl Toscana Riccardo Cerza, nella sua relazione al Congresso Regionale del sindacato che si è aperto questa mattina a Firenze, alla presenza del segretario generale nazionale Cisl Raffaele Bonanni e del governatore della Toscana Enrico Rossi.
Il segretario Cisl ha ricordato come Alcide De Gasperi amasse citare una frase di Bettina Brentano: In Toscana, ha detto «esiste un rischio sociale, con il manifatturiero in ginocchio e le risorse che mancano per alimentare il nostro welfare diffuso»; e allora se «è giusto ricorrere alla compartecipazione» bisogna soprattutto «tornare a produrre ricchezza». Come? Anche in Toscana ripartendo dal basso e quindi con «un sistema di incentivi che premi chi investe e chi contratta sul territorio per aumentare la produttività» e poi con «una profonda semplificazione burocratica, superando lo schema ideologico secondo il quale tutto deve passare dalla Regione» che, «con questo approccio, non ce la fa più né finanziariamente, né politicamente a governare la Toscana».
Emblematico il caso delle opere pubbliche: «La burocrazia blocca l’80% delle opere – ha detto Cerza. La Toscana per autorizzare un’opera pubblica ci mette 4 anni e 8 mesi, in Italia solo Sicilia e Basilicata fanno peggio». Da qui l’appello del segretario Cisl: «Disboschiamo la burocrazia, le leggi regionali, i regolamenti, le procedure, evitando di tornare sempre sulle decisioni già prese: insomma rendiamo facile la vita a chi vuole investire da noi».