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Venezuela: card. Urosa, gravissima sparizione forzata del generale Baduel e trattamento crudele dei prigionieri

La sparizione forzata del generale in pensione Raul Isaias Baduel dall’8 agosto, il massacro di 37 giovani detenuti nel carcere di Puerto Ayacucho, il trattamento crudele dei prigionieri politici e comuni, le 110 vittime in quattro mesi di crisi politica: sono le preoccupazioni espresse oggi dal card. Jorge Urosa Savino, arcivescovo di Caracas. 

La famiglia non sa nulla sorte del generale Baduel: «È una sparizione forzata – ha detto il cardinale -, un fatto gravissimo». Inoltre, ha proseguito, «ci sono tante persone detenute che stanno soffrendo moltissimo», tra cui «i giovani reclusi nel carcere di El Dorado, il giovane Carlos Graffe e il professor Santiago Guevara». Molti di loro sono malati. «Stiamo vivendo un’epoca molto complicata – ha affermato – e la crisi è ogni volta peggiore». Il card. Urosa ha citato anche il massacro nel carcere di Puerto Ayacucho, con forze private che sarebbero entrate in azione per sedare una rivolta interna. «Secondo le prime informazioni – ha detto – sono stati massacrati 37 giovani ma non si sa nulla».

L’arcivescovo di Caracas ha chiesto di indagare sull’accaduto «e punire i colpevoli secondo le leggi vigenti». Ha poi ricordato anche la situazione dei sindaci che appartengono ai partiti dell’opposizione: «Molti di loro sono stati arrestati, condannati, destituiti o sanzionati in maniera esagerata. È una situazione politica molto grave». Come vescovi venezuelani, ha concluso, «siamo estremamente preoccupati e continuiamo ad invitare il governo a risolvere questi problemi».