Toscana

Sanità: Donzelli (Fdi), «dietro ai bilanci falsificati della Asl c’è la regia di Rossi?»

«Rossi è presidente della Regione grazie alla falsificazione dei bilanci nelle ASL Toscane. Può essere che ne abbia tratto beneficio a sua insaputa, ma è difficile credere che chi ha manomesso i bilanci a Massa, Pistoia e Siena abbia agito singolarmente e di propria iniziativa». Attacca Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, che insieme a Paolo Marcheschi e Marina Staccioli ha presentato oggi una lunga e dettagliata interrogazione su ruoli e carriere nelle ASL mentre si manomettevano i bilanci per occultare i disavanzi di bilancio.

«Rossi – aggiungono i tre consiglieri – è stato candidato dal centrosinistra a governatore dopo che per dieci anni era stato assessore regionale alla Sanità e il suo avanzamento nella carriera politica è avvenuto in virtù di una vantata eccellente gestione economica della sanità toscana, avvallata sbandierando i pareggi dei bilanci negli anni della sua gestione politica. Pareggi che oggi scopriamo essere ottenuti con manomissioni e falsificazioni».

«Quando per il buco di Massa fu arrestato l’ex direttore Scarafuggi – si legge nell’interrogazione – il gip nella sua ordinanza scrisse che nel nuovo ruolo di direttore a Pistoia aveva dimostrato di adoperarsi per evitare che il bilancio di esercizio dell’azienda pistoiese per l’anno 2010 fosse sottoposto alla prevista certificazione perché altrimenti avrebbe fatto emergere una sofferenza finanziaria di almeno 20 milioni».

«Dopo aver fatto una fulminante carriera per cooptazione a Siena (annullato anche un concorso già determinato) il Dott. Grazioso – proseguono Donzelli, Marcheschi e Staccioli – ha fatto il consulente per l’ASL di Massa ed è stato perfino incaricato come perito per la costituzione di parte civile della Regione per il processo sul buco di Massa. A promuovere per cooptazione Grazioso a Siena era stata l’allora direttore generale Laura Benedetto, oggi moglie di Enrico Rossi. Oggi Grazioso è individuato come responsabile della manomissione dei bilanci di Siena ed è stato licenziato dopo l’esposto dei revisori dei conti e del nuovo direttore generale».

Non è chiaro, invece, se Grazioso abbia mantenuto l’incarico di perito di parte per la Regione Toscana nel procedimento relativo all’Asl 1 di Massa. Circostanza che è oggetto di una specifica domanda nell’interrogazione presentata.

«Quali vantaggi ha ottenuto Grazioso dal “non facilmente spiegabile comportamento di occultamento del passivo aziendale”, come si legge nella denuncia dei revisori dei conti? Si è adoperato per appropriarsi indebitamente di denaro – domandano i consiglieri – oppure l’unico vantaggio era costituito dall’avanzamento di carriera? Vogliamo inoltre sapere perché l’Asl di Siena non abbia preso provvedimenti – concludono – nei confronti di un altro consulente, il Rag. Marco Magrini, nonostante le gravi omissioni segnalate dai revisori dei conti».

«Com’é noto a tutti, la qualità delle prestazioni sanitarie della Toscana emerge a livello nazionale e primeggia nei confronti delle altre Regioni. Per quanto riguarda invece i conti, i bilanci della Toscana sono stati portati in pareggio in tutti gli anni precedenti, in particolare nel 2010, 2011 e 2012. E sono gli unici ad essere certificati nel panorama nazionale». Così, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi replica al capogruppo Fdi in Consiglio regionale Giovanni Donzelli sui bilanci asl. «Solo la disperazione di chi aderisce ad una forza politica che non ha raccolto alle elezioni neppure il 2% dei consensi – aggiunge Rossi – e di chi si ritrova il proprio leader Berlusconi ad essere indagato per aver corrotto la democrazia, può spingere il consigliere Donzelli a ripetere affermazioni false e calunniose che ben raccontano il modo in cui ricopre gli incarichi pubblici».