Toscana

Regione: nessun licenziamento in sanità, parola dell’assessore Marroni

L’assessore Marroni ha spiegato che riorganizzazione significa prevedere un nuovo modello di sanità, con la ricollocazione dei lavoratori all’interno del sistema. Per questo sono in corso incontri sindacali con tutte le categorie dei lavoratori della sanità, sia sulla riorganizzazione del 118, sia sulla ricollocazione dei professionsiti all’interno della nuova organizzazione. Tutto viene fatto – ha sottolineato l’assessore – discutendo con i sindacati di tutti i livelli professionali sui diversi tavoli della riorganizzazione.

All’interno della riorganizzazione di un sistema, come quello della sanità toscana, che comprende più di 50.000 lavoratori, l’assessore ha ricordato anche che si stanno predisponendo processi di valorizzazione delle risorse umane, per sviluppare le professionalità esistenti ed elevare il livello di formazione.

Ma Mugnai ha più di una perplessità. «Per quanto concerne la soppressione di alcuni presidi di guardia medica – spiega Mugnai – dobbiamo rilevare che ancora non sono attive le Aft che dovrebbero sostituirle. L’accordo con i medici di famiglia è appena del 1 febbraio scorso, e le prime Aft partiranno in via sperimentale tra un po’. Al momento, se si toglie la guardia medica lo si fa senza alcun paracadute. Nei casi di Massa e Livorno, laddove l’assessore Marroni ci dice che le Asl ne hanno valutata l’inutilità e dunque si è proceduto alla chiusura, ci arrivano segnalazioni che procedono in direzione assolutamente opposta. Dobbiamo evitare assolutamente di ridurre i servizi sanitari senza la preventiva implementazione dei servizi territoriali intermedi».

Ancora a proposito di primo soccorso, c’è poi la questione dei medici precari: «Ho sollevato il problema – spiega Mugnai – perché mi è giunta la notizia dello sciopero che hanno indetto per il prossimo 22 febbraio. Fa piacere che l’assessore Marroni abbia affermato, finalmente in una sede ufficiale qual è la Commissione, che a nessuno fra i medici che attualmente operano in 118, guardie mediche e pronto soccorso verrà interrotto il contratto, neppure a quanti al momento hanno un contratto a tempo determinato. Noi però vogliamo arrivare a far rispettare l’impegno che a suo tempo l’ex assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia aveva assunto a nome della giunta circa la stabilizzazione di questi medici precari. Oggi l’assessore Marroni ha ribadito quell’impegno, finora disatteso, anche se senza previsioni sui tempi in cui sarà possibile onorarlo. Meglio che nulla».