Toscana
Prato: sette aziende premiate con lo «Stefanino d’oro». Viesti: «Uscire dalla crisi si può»
Il premio, chiamato anche «Stefanino d’oro», alla stregua del noto «Ambrogino» milanese, è andato a sette imprese che si sono contraddistinte sul territorio pratese, non solo sul lato prettamente economico ma perché sono riuscite a innovare, creare lavoro e fare formazione in modo etico e trasparente. Per questo lo «Stefanino» 2012-2013 è stato realizzato in vetro dallo scultore Enrico Savelli, uno dei maggiori artisti contemporanei, proprio a sottolineare la trasparenza come valore fondamentale per una azienda.
Questi i nomi dei premiati: Guarducci geom. Mario spa (costruzioni edili, rivestimenti, arredo bagno e lavorazione marmi); Gruppo LDS Lineaesse Calafuria (ricerca, produzione e vendita tessuti spalmati e coagulati per abbigliamento); Rifinizione Nuove Fibre spa (nobilitazione tessuti e rifinizione); Pointex spa (produzione tessuti speciali per materassi, tessuti ignifughi per rivestimenti e pavimenti); Sirio Sistemi Elettronici spa (progettazione, produzione installazione sistemi di controllo e automazione); Tessilform Patrizia Pepe spa (produzione abbigliamento per donna, uomo, bambino e con marchio Loiza per donna giovane); Vaporizzo Lia srl (azienda artigiana conto terzi nel settore tessile).
Alla premiazione hanno partecipato moltissime persone, quasi cinquecento i presenti, in gran parte lavoratori delle imprese vincitrici. Al momento del ritiro dello «Stefanino» i titolari delle aziende hanno voluto ringraziare e condividere la gioia per il riconoscimento assegnato con i propri dipendenti e collaboratori. Ma non solo, Stefano Betti di Vaporizzo Lia ha voluto dedicare il premio anche «a tutti coloro che in questo momento sono senza lavoro». Mentre Claudio Orrea di Tessilform Patrizia Pepe ha voluto ringraziare Prato per i risultati raggiunti dalla sua azienda: «Altrove tutto questo sarebbe stato impossibile».
I sette premi sono stati consegnati dai rappresentanti del Comitato promotore dell’iniziativa: Diocesi di Prato, Comune e Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
«Uscire dalla crisi è possibile, molti fattori ce lo dicono – ha osservato Gianfranco Viesti, docente di Economia applicata all’Università di Bari – occorre non solo crederci, la psicologia è un fatto importante, ma avere uno spirito anni ’50, da ricostruzione, lo stesso che ci fu nel dopoguerra».
«Prato merita di vedere tempi migliori e queste aziende oggi dimostrano che il nostro distretto tiene» ha detto nel saluto introduttivo il presidente della Camera di Commercio Luca Giusti. Di «input di speranza per il cammino futuro» ha parlato il vescovo Franco Agostinelli, che ha aggiunto: «Queste manifestazioni mi dimostrano, a me che sto imparando a conoscere Prato, che la grinta e la determinazione sono nel dna cittadino». «Grazie a questo premio – ha sottolineato il vice sindaco Goffredo Borchi – siamo qui a dire quanto sia importante saper coniugare capacità di impresa con il rispetto degli altri, del lavoro e del lavoratore». Per il presidente Lamberto Gestri «questa occasione è utile per ribadire, ora che siamo in periodo elettorale, la necessità che il prossimo Governo nazionale si impegni nelle politiche industriali. Non possiamo lasciare gli imprenditori a lottare da soli». Infine il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato Ferdinando Albini «oggi facciamo festa, questo è l’obiettivo: scuotere Prato dal torpore e dalla rassegnazione che stiamo vivendo negli ultimi anni».