Sanità
Sanità: liste d’attesa in Toscana, Regione fissa nuovi paletti
Un nuovo impulso all'abbattimento delle liste d'attesa in Toscana. È quello che spera di offrire la Regione con una delibera, approvata questa settimana dalla Giunta su proposta dell'assessore alla Sanità, Simone Bezzini, che intende riequilibrare domanda e offerta di prestazioni attraverso l'adozione di nuovi indirizzi.
Le richieste di visite specialistiche e prestazioni strumentali, del resto, sono aumentate in media del 28% nel periodo post-Covid come riporta una nota dell’agenzia di informazione della Regione. In particolare, sono cresciute del 24,6% delle visite di primo accesso, del 31% le prestazioni di diagnostica con un boom del 56% delle risonanze magnetiche e un incremento di tutto rispetto delle Tac, in espansione del 48%. Numeri eccessivi che hanno convinto l’assessore Bezzini e la Giunta ad intervenire su più fronti: anzitutto, l’atto licenziato dalla Giunta recepisce le note di appropriatezza previste dal governo riguardo ai livelli essenziali d’assistenza (Lea) su Tac e risonanze. La Regione raccomanda, poi, un corretto impiego dei codici di accesso con definizioni cliniche stringenti suddivise in quattro classi. Di pari passo intende escludere dalla branca delle prime visite le prestazioni di controllo, in modo da ovviare alle ricadute negative legati agli errori di prescrizione. Sempre sul lato della domanda i nuovi indirizzi puntano a migliorare il quesito diagnostico, ovvero a specificare meglio il problema di salute per cui si richiede l’accesso. Mentre, sul lato dell’offerta una possibile risposta viene affidata all’ampliamento del teleconsulto e della telemedicina. “Di fronte ad un crescente aumento di richieste di prestazioni- dichiara Bezzini- gli indirizzi individuati consentiranno di riorientare il sistema e dare delle risposte alle criticità emerse negli ultimi anni”.