Toscana
Primarie Pd: ballottaggio, accolte solo poche centinaia di domande su oltre 20 mila
Un valanga di domande per poter partecipare al secondo turno delle primarie del centrosinistra. In Toscana è stato record. Oltre 20 mila le domande giunte ai comitati provinciali tra giovedì e venerdi. Ma solo poche centinaia sono i fortunati ai quali sono state accolte le domande e che domani, domenica 2 dicembre, potranno scegliere chi votare tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi. Risultato confermato anche a livello nazionale: solo 7.094 i «nuovi» elettori scelti tra oltre 100 mila domande pervenute.
E così anche in Toscana i coordinamenti provinciali hanno accolto pochissime richieste degli elettori, con effetti particolarmente vistosi data la mole di domande arrivate, la più alta fra tutte le regioni italiane. Da segnalare Firenze dove sono state accolte soltanto 10 richieste su 9262. Ma emergono anche i dati di Livorno (1094 domande) e Arezzo (2900 domande) con nessuna domanda accolta.
Per quanto riguarda gli altri comitati: nel circondario Empolese-Valdelsa in 11 hanno avuto il disco verde su più di 1.300; 7 a Pisa su 3.200 richieste, un’altra decina a Pistoia su circa 1.500, 31 a Grosseto su 1.200, 33 a Prato su 1700, 150 a Lucca su 1031, e solo 3 a Siena.
Secondo Luigi Izzi, rappresentante di Pier Luigi Bersani presso il coordinamento provinciale di Firenze c’è stato «un afflusso esagerato di domande». «Nella riunione di oggi pomeriggio – ha detto – si è visto che la grandissima parte delle domande sono state fatte per mail e “in serie”. Quasi impossibile perfino leggere tutte queste mail, scritte evidentemente da persone che, seppure interessate, si sono organizzate (o sono state organizzate) mettendo a rischio, consapevolmente o meno, tutta l’organizzazione. Chiamare la gente a forzare le regole non va bene, mette in crisi tutta la bontà delle primarie».
Di avviso totalmente diverso il coordinatore del comitato fiorentino di Matteo Renzi, David Ermini, che ha accusato il coordinamento provinciale di non aver neanche discusso la maggior parte delle domande pervenute. «Il coordinamento provinciale – ha dichiarato – data la grande mole di richieste via mail, ha presentato ai rappresentanti dei candidati circa 400 mail stampate. Tutte le altre, circa 10.000, non sono state presentate».
Renzi ha chiuso la serata alla Fortezza a Firenze dove erano riuniti i volontari dei suoi comitati. Dopo aver parlato di «regole allucinanti», ha sottolineato come ancora sia «possibile farcela» perché «i dati dicono che ci sarà una riduzione dell’affluenza». Il margine che Bersani aveva sul sindaco di Firenze era di 280 mila voti. Quelli «diffusi» ha sottolineato Renzi, perché alla richiesta dei verbali e delle schede in alcuni casi è stato risposto che erano stati «bruciati». Domani però «sarà diverso», ha detto il «rottamatore». «Faremo telefonate – ha concluso -, abbiamo più di 8.500 rappresentanti di seggio».