Toscana
Regioni: nel 2011 lieve aumento gruppi consiliari
Nel 2011 è leggermente cresciuto il numero dei gruppi consiliari nelle assemblee regionali. E’ quanto emerge dal Rapporto 2012 sulla legislazione, presentato oggi a Firenze nella sede del Consiglio regionale della Toscana.
I gruppi consiliari, il cui numero aveva subito una certa contrazione con l’inizio della IX legislatura regionale, passano da 159 a 166 (167 se si considera il numero di gruppi del Consiglio regionale molisano costituitisi nella X legislatura); una leggera crescita, dunque, che ha riguardato i Consigli del Lazio, della Lombardia, del Molise, delle Marche e del Piemonte.
La cifra resta comunque ben al di sotto dei valori della precedente legislatura, dove si erano superati i 200 gruppi consiliari; l’aumento, infatti, è dovuto più che altro a specifiche contingenze politiche, in virtù delle quali vi è stata la nascita di nuove formazioni partitiche a livello nazionale, con ovvie ripercussioni anche sui Consigli regionali. Rispetto al 2010 resta, così, sostanzialmente invariata la media di 11 gruppi per Consiglio regionale, formati da circa 5 consiglieri ciascuno.
Appena più alta è l’incidenza dei cosiddetti «gruppi monocratici» (38% contro il 35% del 2010), cioè composti da un solo membro, che passano da 56 a 62 (63 considerando il Molise dopo le elezioni del 2011). Per le Regioni ad autonomia ordinaria non si registrano variazioni nel numero dei consiglieri, complessivamente sceso nel 2010 rispetto alla precedente legislatura.
Per quanto riguarda le giunte, il dato complessivo è di 170 assessori, uno in meno rispetto al 2010. Circa la metà (86) non rivestono la carica di consigliere. Nelle autonomie speciali gli assessori sono in tutto 60, di cui poco più di un terzo non riveste la carica di consigliere.