Toscana
Gli animatori degli oratori estivi a lezione di primo soccorso con i formatori della Misericordia di Prato
La prossima settimana prenderanno il via i grest – i gruppi estivi in oratorio – una realtà che ogni anno a Prato coinvolge circa 1500 tra bambini e ragazzi, gestiti da giovani educatori che hanno scelto di dedicare un po’ del loro tempo libero ai più piccoli.
«Dopo la formazione al gioco e alla gestione delle attività svolta nei mesi scorsi, abbiamo pensato di offrire ai nostri animatori dei rudimenti di primo soccorso – spiega don Marco Degli Angeli, direttore della Pastorale giovanile della diocesi di Prato –; è infatti fondamentale sapere come comportarsi se dovessero avvenire dei traumi, anche semplici, che non devono mai essere sottovalutati». Accogliere ogni giorno nelle parrocchie centinaia di bambini e proporre loro giochi e attività manuali comporta inevitabilmente dei rischi ed occorre saper gestire in modo corretto e tempestivo eventuali situazioni di emergenza. «Anche una storta ha bisogno di un intervento mirato – sottolinea don Marco – ed è bene che i nostri animatori sappiano cosa fare anche in questi casi. Per non parlare degli eventi più gravi. Non abbiamo voluto spaventarli, sono tutti giovani coscienziosi, ma allo stesso tempo è bene che sappiano quali responsabilità comporta gestire bambini affidati loro dai genitori».
Le nozioni base di primo soccorso sono state illustrate in due lezioni curate dagli esperti del centro di formazione della Misericordia di Prato. Gli incontri si sono svolti negli spazi di San Domenico e hanno visto la presenza di oltre cinquanta persone, in gran parte giovani ventenni, ma anche sacerdoti e alcune suore. Il primo appuntamento ha avuto una parte teorica, dedicata alla spiegazione della «catena del primo soccorso», a come si allerta il sistema di emergenza urgenza chiamando il 112 (il nuovo numero unico di emergenza) e come rispondere in maniera corretta al personale della centrale operativa. Poi si è passati alla spiegazione di come si gestiscono i traumi, anche attraverso alcune dimostrazioni pratiche. I formatori hanno poi mostrato un defibrillatore e ne hanno illustrato l’utilizzo.
«Non è stato un corso formativo istituzionale – precisa Carlo Scardazzi, provveditore della Misericordia di Prato –, ma certamente si è trattato di un momento importante nel quale abbiamo fornito alcune conoscenze di base a chi si appresta a vivere l’esperienza dei centri estivi. La sicurezza è fondamentale e la collaborazione tra la Diocesi e l’Arciconfraternita della Misericordia intende andare in questa direzione». Scardazzi ribadisce l’importanza di non sottovalutare anche i traumi più banali: «durante il gioco possono capitare piccoli incidenti, non occorre allarmarsi né minimizzare questi eventi, occorre sapersi comportare nel modo corretto, perché solo una conoscenza di base può aiutarci a vivere con responsabilità iniziative come quelle degli oratori».