Toscana
Quale futuro per i circoli cattolici?
Parola d’ordine: rifondazione. Non quella comunista, ma quella cattolica. E per «accendere i motori» l’Uffico diocesano fiorentino per la pastorale sociale e il lavoro ha convocato i responsabili nazionali di Csi, Acli, Mcl e Salesiani per avviare una nuova ricerca di «Identità e ruolo degli ambienti socioculturali e ricreativi». Don Giovanni Momigli, direttore dell’Ufficio, introducendo i lavori presso l’oratorio salesiano di Via Gioberti a Firenze, ha voluto sottolineare che «oggi per ricostruire il tessuto relazionale e cristiano delle nostre comunità è necessario ricostruire anche un’identità ai luoghi socio-culturali e ricreativi».
Dagli interventi di Edio Costantini (Csi), Noè Ghidoni (Mcl), Luigi Colzani (Acli) e del salesiano don Gianni D’Alessandro è soprattutto emerso che quella dell’identità e del ruolo dei circoli è la problematica oggetto di riflessione da parte di tutte le associazioni, chiamate a ripensare luoghi e modalità operative. Da qui la volontà di un percorso comune di riflessione e di azioni formative, a patto «che almeno i dirigenti come ha detto don Momigli abbiano un forte radicamento ecclesiale».