Cultura & Società
Claudio Cerretelli lascia direzione dei Musei Diocesani di Prato, al suo posto nominata Veronica Bartoletti
«È stata una esperienza molto bella – dice Claudio Cerretelli – ma soprattutto è stata una esperienza di collaborazione con tanti enti e istituzioni cittadine che hanno contribuito insieme a noi non solo al miglioramento del Museo, ma anche alla diffusione della conoscenza in città e fuori città del nostro patrimonio artistico».
A fine maggio Claudio Cerretelli, 67 anni appena compiuti, andrà in pensione e per i prossimi due mesi affiancherà la neo direttrice in modo da compiere un graduale passaggio di testimone.
Veronica Bartoletti, 42 anni, è laureata in storia dell’arte all’università di Siena e ha un dottorato in conservazione dei beni culturali, è vice presidente di Prato Cultura, la cooperativa che dal mese di gennaio si occupa della gestione del Museo, ed è madre di due figli. «Mi appresto a iniziare questo incarico con grande emozione e con grande senso di responsabilità – dichiara Veronica Bartoletti – sono molto onorata perché i Musei diocesani, in particolare il Museo dell’Opera del Duomo, sono delle istituzioni importanti per la città». La nuova direttrice annuncia subito il primo impegno del suo mandato: «questo Museo non ha niente da invidiare agli altri musei, qui ci sono nomi importanti della storia dell’arte in tutti i periodi, da Donatello a Filippo Lippi, quindi lavoreremo ancora di più sulla comunicazione perché vogliamo far capire a pratesi e turisti che qui ci sono dei capolavori che gli aspettano».
La nomina della direzione ai Musei Diocesani è stata decisa dal vescovo Giovanni Nerbini. «Ringraziamo Claudio Cerretelli per il grande lavoro svolto in tutti questi anni con competenza e intelligenza – afferma monsignor Nerbini – e auguriamo buon lavoro alla nuova direttrice Veronica Bartoletti, che ringraziamo per aver accettato l’incarico».
I Museo Diocesani di Prato sono composti da quattro istituzioni: il Museo dell’Opera del Duomo, il Museo di San Domenico, il Museo della Badia di Vaiano e il Museo della pieve di San Pietro a Figline. In queste quattro realtà sono custodite le principali bellezze artistiche di Prato. In particolare nel Museo del Duomo si trova il pulpito di Donatello originale e tutte le opere collegate al secolare culto della Sacra Cintola. Inaugurato nel 1967 e ampliato in più tempi, il Museo è stato ristrutturato tra il 1996 e il 2006, con l’aggiunta di nuovi ambienti e con il collegamento delle diverse sezioni in un unico, suggestivo percorso intorno all’armonioso chiostro romanico.