Toscana

Banche: Bcc in controtendenza, presenza stabile nel 65% dei comuni toscani

Alla fine del 2022 in Toscana erano presenti 14 Banche di credito cooperativo, con 299 sportelli in 161 comuni e oltre 600 Atm attivi. Del totale degli sportelli attivi, 115, pari al 38,4%, si trovano in 81 comuni che rientrano tra le aree interne. In cinque comuni toscani gli sportelli delle Bcc sono l’unica presenza bancaria. Negli ultimi cinque anni la quota di comuni toscani con almeno uno sportello Bcc è rimasta stabile al 65%. Sono i dati della Federazione Toscana Banche di Credito cooperativo riguardo alla presenza degli sportelli bancari attivi nella regione. Dal quadro della Federazione Toscana delle Bcc emerge inoltre che tra il 2015 e il 2022 il numero di Bcc presenti nella graduatoria delle prime venti banche in Toscana per numero di sportelli è passato da tre a sette.

“Nonostante non sia agevole per diversi motivi mantenere una rete capillare sul territorio, la presenza di sportelli Bcc in regione è rimasta costante negli ultimi 10 anni”, commenta il direttore della Federazione Toscana Bcc, Roberto Frosini. “Certo, i servizi si evolvono e anche alle Bcc è richiesto un maggiore impegno sulle attività di consulenza, piuttosto che su quelle più tipicamente operative, sulle quali larga parte dei clienti si è già resa o si sta rendendo autonoma, ma il nostro modello di banca di relazione – aggiunge – continua ad essere molto apprezzato nelle nostre comunità”.

“Dai dati della Federazione Toscana Banche di Credito cooperativo – aggiunge il presidente di Confcooperative Toscana Nord, Giuseppe Gori – emerge chiaramente che mentre le grandi banche stanno arretrando sul fronte della presenza sul territorio, il credito cooperativo, al contrario, conferma il suo impegno. Mentre da una parte si parla di desertificazione bancaria, per la quale il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha scritto recentemente una lettera al ministero dell’Economia Giancarlo Giorgetti, dall’altra c’è l’impegno del credito cooperativo ad essere sempre più presente sul territorio e in modo particolare nelle aree svantaggiate, totalmente abbandonate da parte delle grandi banche. Si tratta di un impegno sul territorio al servizio delle comunità indispensabile sul fronte della lotta allo spopolamento delle aree interne e che noi apprezziamo molto perché soltanto garantendo la presenza dei servizi essenziali si può contrastare l’abbandono dei nostri preziosi borghi”.