Cultura & Società

Successo per la seconda edizione dell’Oxfam festival: a Firenze oltre 2500 presenze

Oltre 2500 presenze hanno animato le due giornate, nonostante le intemperanze di un cielo che ha regalato bombe d’acqua e doppi arcobaleni nel cielo azzurro: una tavolozza di colori chiari e scuri capace di descrivere al meglio l’alternanza delle storie ascoltate, tra le ombre cupe della disuguaglianza e della luce che invece si può e si deve portare con il racconto delle belle storie di riscatto e di equilibrio.

Come quella portata da Dorottya Rédai – attivista dell’associazione ungherese Labris e coordinatrice del progetto editoriale C’è una fiaba anche per te, appena pubblicato in Italia da Bompiani – in cui la violenta distruzione del libro, pagina dopo pagina, in un video da parte di un esponente di un partito di estrema destra in Ungheria ha trasformato questa raccolta di fiabe speciali e inclusive in un caso editoriale in undici paesi del mondo, generando un’ondata positiva di indignazione, di volontà di scoprire e difendere gli spazi di tutela di ogni diversità, oggi così fortemente minacciati.

Una disuguaglianza che parte dalla scuola, coinvolgendo bambini, adolescenti e giovani, che si sposta al mondo del lavoro, sempre più infragilito da dinamiche in cui domanda e offerta non riescono a trovare il giusto allineamento, dalla gestione di ogni diversità – di genere, di fascia sociale, di geografie del mondo – per trasformarsi in economica, sanitaria e persino culturale. E che oggi si esplicita nell’essenziale, come l’accesso all’acqua nei paesi più poveri e colpiti da guerre e cambiamento climatico: tema portante dell’ultima parte della seconda giornata con l’incontro alle 17, Ogni goccia conta, con il tragico racconto di Monica Perosino, autrice de La neve di Mariupol, in cui l’orrore dei capelli improvvisamente ingrigiti di una bambina si sposa allo straordinario dono della generosità di anonimi eroi, capace di riportare luce dove prima c’era solo devastazione. Un incontro che ribadirà l’importanza e l’impegno di Oxfam per garantire acqua e servizi igienico-sanitari alle comunità più vulnerabili. Interverranno inoltre Caterina Balivo, conduttrice televisiva e testimonial di Oxfam, Riccardo Sansone, responsabile dei programmi all’estero di Oxfam Italia e Giacomo Stefanini, Chief Water Giver & Founder di Wami, con la moderazione dell’autrice e giornalista del Fatto Quotidiano Roberta Zunini.

Ma una disuguaglianza che soprattutto il Festival ha voluto dedicare ai territori in cui è già possibile combatterla, dando spazio e voce, oltre che premi, ai tanti che hanno già iniziato a vincere piccole e grandi battaglie, ognuno nel proprio ambito.

Il Manifesto, nella storia, nasce come dichiarazione pubblica per definire gli obiettivi e i principi di un movimentocommenta soddisfatta Emilia Romano, Presidente di Oxfam. “Il nostro Manifesto è aperto, ed è rivolto a chiunque si senta parte attiva, ogni giorno, di una società civile che inciampa nelle ingiustizie, le riconosce e cerca di porvi rimedio. Con piccoli e grandi strumenti e soluzioni. Questo è il nostro senso dell’essere un/in movimento e del manifestare le nostre intenzioni. L’adesione calda ed entusiastica di tutti, relatori, ospiti e pubblico di questo straordinario Festival, ci dice che la direzione è quella giusta e che non è più tempo di aspettare che altri inizino a sistemare le cose anche per noi. Ed è per questo che ci impegniamo fin da subito a costruire una terza edizione, ancora più ricca, inclusiva e partecipata”.

Il Manifesto di Oxfam Per un futuro di uguaglianza, presentato nella giornata di apertura, rappresenta con i suoi sei temi la visione di Oxfam per un futuro più giusto, con la riduzione di squilibri nella distribuzione di ricchezza e reddito, per restituire valore, potere e dignità al lavoro, garantendo la parità di genere, un’educazione inclusiva e di qualità, un accesso equo alle cure e una maggiore mobilità intergenerazionale. 

 

La 2a edizione dell’Oxfam Festival è stata organizzata anche grazie al patrocinio e al contributo di Regione Toscana, Consiglio Regionale della Toscana, Città Metropolitana di Firenze; grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e grazie ai partner Coop, Lavazza, Princes Industrie Alimentari, Publiacqua e Valoritalia.