Italia

Adolescenti: Iss, “malgrado i divieti di vendita ai minori, è ancora facile per i ragazzi l’acquisto di sigarette, e-cig e prodotti a tabacco riscaldato”

Per entrambi questi due prodotti quasi la metà dichiara di averli ottenute da un parente o un amico”. È quanto attestano i dati della quarta edizione della sorveglianza “Global Youth Tobacco Survey (Gyts)”, condotta ogni quattro anni su un campione di 13-15enni delle scuole italiane. Tra i current smokers che hanno cercato di comprare le sigarette al tabaccaio, “il 73% dichiara di non aver ricevuto alcun rifiuto dal venditore a causa della minore età (percentuale che nel 2010 raggiungeva il 92%), quote simili riguardano coloro che hanno cercato di acquistare e-cig o http”. Ed è “ancora troppo alta l’esposizione al fumo passivo, nelle scuole, in casa e in auto”. Nonostante dal 2003 la legge Sirchia imponga il divieto di fumo in tutti i locali chiusi, incluso le scuole, e dal 2013 il Ddl Lorenzin vieti il fumo nelle pertinenze esterne degli istituti scolastici, “1 studente su 3 riporta di aver visto fumare qualcuno all’interno della propria scuola e il 58% nelle pertinenze esterne (cortili, parcheggi, ecc.). Quasi la metà dei giovani intervistati (47%) dichiara che qualcuno ha fumato in casa in sua presenza (dato stabile rispetto al 2010, pari al 49% ).

Un adolescente su 4 ricorda di essere andato in auto con qualcuno che fumava in sua presenza negli ultimi 7 giorni”. Il focus sui dati regionali conferma “il rischio più elevato di uso dei prodotti del tabacco e della sigaretta elettronica per il genere femminile”; questo viene confermato anche da “una più elevata suscettibilità femminile a fare il primo tiro o svapo”. I ragazzi riportano una alta fiducia nella propria capacità di smettere di fumare, ma “circa la metà dei fumatori di sigarette è a rischio dipendenza, fenomeno che è più importante per chi fa uso della sigaretta elettronica con nicotina”. Per quanto riguarda il fumo passivo,” si osserva un gradiente Nord-Sud nell’esposizione in tutti gli ambienti a sfavore nelle Regioni del Sud partecipanti alla rilevazione regionale, con valori più allarmanti per il fumo passivo in ambito scolastico”. Il Gyts è coordinato dall’Istituto superiore di sanità, è portato avanti in collaborazione con il Ministero della Salute e Who/Cdc di Atlanta e lavora in stretta sinergia con Ministero dell’Istruzione e del Merito.