Toscana

Moschea di Firenze, rinviato lo sfratto, si cerca una soluzione. Betori: «Difficoltà che ci fa soffrire tutti»

Ad aspettare l’arrivo dell’ufficiale giudiziario alcune decine di fedeli, più numerosi giornalisti e alcuni cittadini, fra cui il presidente della comunità ebraica fiorentina Enrico Fink e il direttore del Centro diocesano per il dialogo intereligioso monsignor Alfredo Iacopozzi, oltre agli assessori comunali Sara Funaro e Andrea Giorgio.

Sulla vicenda si era espresso, ieri sera, anche il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, nel corso di un evento a Palazzo Vecchio con monsignor Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini. “Vediamo le difficoltà della comunità islamica nel trovare un luogo di culto per il futuro”, e “adesso ci troviamo in questa difficoltà che ci fa soffrire tutti” ha affermato Betori. “Due, tre anni fa – ha ricordato – avevamo firmato un accordo -con l’imam e col rettore dell’Università di Firenze per la cessione di un terreno su cui costruire la moschea. Poi la cosa non è andata avanti, anche per una scelta etica interessante della comunità islamica, quella di non avvalersi di finanziamenti che non fossero sicuri nella provenienza, e che vincolassero la nomina dell’imam”.