Toscana
La protezione civile? Roba «da femmine»
Sono arrivate 281 domande per partecipare al progetto sperimentale, unico in Italia, di servizio volontario della Regione, ben 183 sono ragazze. Questo significa che quasi 7 domande su dieci sono state presentate da donne e di conseguenza è lecito affermare che la protezione civile è donna.
Il progetto presentato all’inizio di settembre, prevede dodici mesi in protezione civile per 430 euro lordi al mese ed in più l’opportunità di un mese di stage all’estero con la possibilità di acquisire crediti da spendere poi nel mondo del lavoro. Questa possibilità è stata proposta a venti ragazze o ragazzi esenti dagli obblighi militari tra i 18 ed i 26 anni, che prima svolgeranno lezioni in aula presso il Polo universitario di Sesto Fiorentino, in seguito andranno a fare esperienza sul campo in enti ed associazioni. Il termine di presentazione delle domande è scaduto il 16 settembre.
«Lo scopo di questo progetto spiega il vice presidente della Giunta regionale e assessore alle politiche sociali, Angelo Passaleva era quello di preparare persone motivate ed esperte, capaci, di portare una solidarietà efficiente quando accadono calamità naturali. Dare una mano, unendo solidarietà e formazione».
La maggioranza delle domande sono arrivate dalla Toscana: in testa Firenze con 149, seguita a distanza da da Prato con 22, Pistoia con 18, e poi da tutte le altre città. La maglia nera per il minor numero di domande spetta a Lucca con solo 3 e a Siena con 2. Ma la vera notizia, oltre alla predominanza femminile, è il fatto che ben 11 domande sono arrivate da fuori regione: due arrivano dalla Calabria, due dall’Emilia Romagna, una ciascuno da Campania, Sicilia, Umbria e Veneto. A disposizione, però, ci sono solo 20 posti,perché altri 20 sono stati riservati agli obiettori di coscienza.