Toscana
Quando il sociale si fa cooperativa
Per ogni cooperativa poi è necessario presentare una documentazione che varia a seconda del tipo di attività svolta.
Per esempio, per una cooperativa di tipo «A» è necessario che il rappresentante legale attesti il possesso dei titoli di studio o degli attestati professionali richiesti dalla normativa regionale e nazionale vigente dei lavoratori, dei soci o dei dipendenti.
Per quella di tipo «B», la dichiarazione legale deve attestare il numero delle persone svantaggiate inserite o da inserire nel lavoro che non può essere inferiore al 30% dei lavoratori della cooperativa e, comunque essere socie della cooperativa stessa.
Per i Consorzi di cooperative, è richiesta insieme alla documentazione sopra descritta, anche una dichiarazione del rappresentante legale del consorzio, del possesso dei requisiti che inquadrano il consorzio stesso in una delle due precedenti tipologie («A» o «B»).
L’Associazione minorati gravi è nata nel 1967 e riunisce sotto di sé cinque cooperative, tutte di tipo «B». C’è «Terre 2000» che si occupa della produzione di ceramiche per l’arredamento degli interni, «Media informatica» che gestisce siti web, realizza corsi di formazione e prodotti multimediali, per arrivare al «Filo di Arianna» che svolge servizi di legatoria moderna restauro carte, servizi logistici, spedizioni, giardinaggio e manutenzione del verde. Le ultime due sono «Zaffiro» che svolge attività di decoro a mano e stampe serigrafiche su foulard, bandane e altri oggetti, e «L’Immagine», una tipografia che si occupa di tutte le pubblicazioni possibili dal piccolo formato fino a quello più grande. Tutte queste cooperative sono di tipo «B» e tutte sono volte all’ inserimento lavorativo di soggetti disabili.
Allora, portare delle persone disabili in un mercato che ha come obiettivo solo quello di produrre a ritmi frenetici sembra quasi impossibile, ma negli ultimi anni, grazie soprattutto alle esperienze maturate dalle varie cooperative, lo scenario sta cambiando e si stanno aprendo prospettive concrete. Lo ribadisce D’Amico sottolineando i successi che le cooperative stanno avendo in tutti i campi in cui operano.