Toscana
Azzardo, ventimila toscani rischiano la rovina
Che professione esercita il giocatore? Tra quelli considerati assidui, che giocano più di dieci volte al mese, uno su quattro è un impiegato, mentre un vero e proprio antidoto è rappresentato dalla mancanza di lavoro: nessun disoccupato figura infatti tra i giocatori assidui. Uno su cinque è un lavoratore dipendente. Stessa percentuale per gli operai.
Quali cifre si giocano? Ciascuna persona spende mediamente 27 euro al mese, pari a 323 euro l’anno. In Toscana significano quasi 750 milioni di euro. Rapportato all’Italia vuol dire che nella fascia di età 18-65 se ne vanno così quasi 13 miliardi di euro l’anno.
Ma il dramma è quello vissuto dalle vittime del «craving», il desiderio morboso che spinge a giocare sempre di più e che può rovinare intere famiglie. Si stima che soffrano di questa patologia 20 mila persone in Toscana, 3400 mila in Italia, mentre sono circa 1 milione gli italiani che hanno problemi con il gioco.
«Per loro spiega l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, Enrico Rossi abbiamo attivato un centro di ascolto e di aiuto. Si chiama Il gatto e la volpe, visto che si trova vicino a Collodi e che i due personaggi rappresentano i prototipi della tentazione, per la proposta fatta allo sprovveduto Pinocchio, che alla fine finisce per perdere i suoi cinque zecchini d’oro. In Toscana crediamo che salute significhi non soltanto assenza di malattia, ma anche attenzione a contrastare tutti i tipi di dipendenze per conservare e non dissipare il proprio benessere e i propri zecchini psicofisici».
Sono in molti, da tutta Italia, a chiamare l’800-695477 il martedì mattina e il mercoledì pomeriggio, tanto che la Regione Toscana ha già messo a disposizione altri due Sert, a Lucca ed Empoli e ha formato operatori in molti altre strutture pubbliche.
«Nel nostro Paese osserva Francesco Cipriani, ricercatore dell’Osservatorio epidemiologico della Regione gli studi sul gambling stanno compiendo i primi passi. Entrano in azione i gamblers anonymous i gruppi di auto aiuto tra giocatori ed ex giocatori (così come succede tra gli alcolisti)».
Il gioco più frequentato è il Superenalotto, provato da 1 adulto su 5, seguito dal Gioco delle carte, dal Gratta-e-vinci e dal Lotto.
Il gioco che occupa la prima posizione nella classifica della spesa è invece il Lotto, seguito dal Bingo e dal Superenalotto.
I giocatori che frequentano il Casinò, le sale Snai e l’ippodromo sono pochi, ma assidui e più forti scommettitori. Le persone che si muovono per raggiungere questi luoghi deputati alla scommessa sono più motivati e con maggior pulsione al gioco.
Più giovani, ma simili ai precedenti, sono i giocatori di Videopoker: pochi ma assidui, soprattutto maschi, sembrano la versione moderna del tradizionale giocatore al Casinò, all’ippodromo o nelle sale scommesse.
Tra i giochi d’azzardo più frequentanti dalla popolazione, il Bingo è quello in cui si gioca maggiori quantità di denaro. Probabilmente a basso rischio, come dimostra l’elevata prevalenza femminile, a causa della sua diffusione potrebbe però rappresentare il più problematico dei giochi d’azzardo popolari.
Lotto e Superenalotto sono gli altri giochi popolari con significativi investimenti di denaro.
Totocalcio, Totip, Biglietti della lotteria e Gioco delle carte muovono un notevole numero di giocate e soldi, ma sono meno indicatori di rischio di gioco problematico o patologico.