Toscana
Corteo a Firenze in difesa della scuola e della Costituzione, tutti insieme per dire no al fascismo
La manifestazione rappresenta la protesta contro l’aggressione avvenuta il 18 febbraio davanti al liceo fiorentino Michelangiolo da parte di militanti di Azione studentesca ai danni di due studenti.
La manifestazione ha riunito sotto la bandiera dell’antifascismo giovani e anziani, studenti e lavoratori; persino i rivali politici per un giorno hanno smesso di “litigare” e hanno sfilato insieme, come alleati di fronte al temibile nemico comune.
Partito da piazza Santissima Annunziata alle 14, il corteo ha attraversato le vie fiorentine, passando da piazza D’Azeglio e i Lungarni, fino ad arrivare in una piazza Santa Croce gremitissima.
Il sindaco Dario Nardella ha accompagnato in piazza la neo segretaria del Partito Democratico Elly Schlein e il segretario della Cgil Maurizio Landini. ” Oggi è grande giornata di democrazia per Firenze e per l’Italia. Questa piazza è di tutti, come la Costituzione, e siamo qui tutti insieme affinché Costituzione e scuola siano tutelati e per ribadire che la violenza è inaccettabile — ha dichiarato Nardella —. La scuola e la Costituzione sono due colonne fondamentali della vita democratica del nostro Paese. E mi ricorda esattamente un anno fa quando, in questa stessa piazza, Firenze chiedeva la pace, pochi giorni dopo l’inizio della guerra. Noi siamo stati feriti due volte: con l’aggressione al liceo Michelangiolo e con le parole del ministro Valditara. Vogliamo dire con chiarezza che la libertà di espressione, il dovere di non rimanere indifferenti di fronte alla violenza, sono dei principi fondamentali che appartengono alla nostra Costituzione”.
“È una giornata meravigliosa — ha ribadito Schlein —, siamo di fronte a una fortissima risposta in difesa della scuola e dei valori costituzionali. Non potevamo mancare. Contro quella che è una vera aggressione squadrista la migliore risposta è proprio questa straordinaria partecipazione: il vero antidoto a un’indifferenza che non può esistere”.
Presente alla manifestazione anche il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte, che ha discusso amichevolmente con Schlein e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Oggi dichiariamo il nostro no alle aggressioni violente e siamo qui per difendere i principi costituzionali — ha dichiarato il leader M5S —. Gli esponenti del governo hanno perso due volte: in primis non hanno condannato le violenze avvenute a Firenze, in particolare Fdi, che è il partito di riferimento dei responsabili dell’aggressione.
Inoltre, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha criticato la lettera della preside del Liceo Da Vinci. Lettera che io sostengo in pieno”.Schlein, Giani e Conte hanno mostrato, poi, alcune magliette che riportavano gli articoli della Costituzione, offertegli da alcuni esponenti del M5s fiorentino.Anche la preside del liceo Leonardo Da Vinci di Firenze Annalisa Savino era presente alla manifestazione. A sua difesa Maurizio Landini, segretario della Cgil ha invitato il ministro Valditara a “ringraziarla perché quello che ha fatto. Questo significa essere un cittadino che difende la democrazia e la Costituzione. Se in Italia esiste la democrazia è perché questo Paese ha sconfitto il fascismo”.
A sostegno della preside del Da Vinci si è schierato pure presidente Giani: “Intorno alla sua lettera si racchiudono quei valori che ci consentono di avere radici solide nella nostra costituzione e di guardare con questo al futuro”.Sul palco della piazza si sono susseguiti gli interventi, tra gli altri, degli studenti fiorentini, del rettore dell’Università per stranieri di Siena Tommaso Montanari e del presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo.
La manifestazione si è chiusa dopo le 17, sulle note di Bella Ciao.