Italia
Diritti e migrazioni: Acli, con “Indovina chi viene a cena” dibattiti e conferenze davanti a un pasto o a un caffè
Davanti a un piatto di pasta o a un caffè, la comunità si riunirà per ascoltare l’esperienza di chi lotta per i propri diritti, di persone con delle disabilità, di migranti o rifugiati arrivati nel nostro Paese, un volontario che spende il suo tempo al servizio degli altri o chi ha finalmente trovato la sua strada dopo un periodo di detenzione.
Tante esperienze e testimonianze (anche coinvolgendo persone impegnate con Ipsia in Africa e Balcani, volontari di servizio civile e Terre e libertà, ragazzi che frequentano corsi Enaip, operatori di Patronato e centri di ascolto Caritas, cooperative impegnate in progetti di inclusione…) che aiutano a denunciare, in questa guerra globale a pezzi, “l’assurdità dei muri di indifferenza umana e politica del nostro Paese e dell’Europa di fronte al grido di aiuto di chi fugge da guerre e dittature”. “Muri che andrebbero invece eretti contro i flussi finanziari che arrivano dai paradisi fiscali, zone franche in cui si moltiplicano e consolidano potere e ricchezze di dittature, corruzione e mafie, comprese quelle di chi traffica in esseri umani”.
L’organizzazione degli eventi, iniziata ieri 2 marzo e si concluderà il 16 aprile, è lasciata alla creatività dei singoli circoli, associazioni e gruppi, con il supporto di sedi provinciali e regionali, in base alle esigenze e alle sensibilità del territorio. Gli elementi che non devono mancare sono cibo, passione civile ed incontro. Che sia un pranzo, un aperitivo o un rinfresco, “Indovina chi viene a cena! Contro l’economia dei muri” vuole essere un’occasione di incontro con l’altro, non in termini di approfondimento teorico, ma di condivisione di un’esperienza per cementare le relazioni, combattere l’isolamento e rinsaldare quel senso di comunità autentica che è alla base della nostra democrazia.