Vita Chiesa
San Miniato, l’ingresso in diocesi del vescovo Giovanni Paccosi: “Testimoni della gioia di Cristo”
Una giornata di freddo e pioggia non ha spento il calore dei sanminiatesi, che hanno gremito la cattedrale per accogliere il nuovo pastore. “Il cammino che iniziamo insieme – ha detto monsignor Paccosi nell’omelia – parte dalla battaglia per essere veri, cioè per scoprirci piccoli e peccatori, ma oggetto di un amore così grande che possiamo ora e potremo sempre rimetterci in gioco, per costruire con Cristo un inizio di vita nuova, luoghi ecclesiali e sociali dove sia possibile sperimentare che la vittoria sul male e sulla morte accade qui e ora, e lo vogliamo gridare al mondo con la testimonianza della nostra letizia, per collaborare alla speranza di ogni persona, cominciando da chi soffre di più, unito più di tutti al dono che Cristo fa di se sulla croce”.
Un’omelia che ha visto molte citazioni di don Divo Barsotti, il mistico originario della diocesi di San Miniato e fondatore, sulle colline fiorentine, della Comunità, dei Figli di Dio, una figura al quale monsignor Paccosi era molto legato: proprio don Barsotti, ha rivelato, gli aveva profetizzato anni fa che sarebbe divenuto vescovo.
Nella prima domenica di Quaresima, Paccosi ha parlato di conversione: “Camminiamo con Gesù verso la settimana santa, ma camminiamo verso la grande gioia della resurrezione. Mi rivolgo a voi giovani: siete disposti a questa conversione non dei comportamenti, ma della concezione di sé e della vita? Mi rivolgo a voi che avete autorità nella Chiesa e nella società: siete disposti a spendervi nel servizio degli altri, vera affermazione di sé? Mi rivolgo a voi anziani: siete grati per quello che avete ricevuto e disposti a offrirvi ancora nella preghiera, nella collaborazione con i più giovani?”. In questa prima giornata in diocesi, ha aggiunto, “Ho visto tanti germogli di vita nuova che il Signore fa sorgere”.
All’inizio della Messa, monsignor Paccosi era stato accolto in cattedrale dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo metropolita di Firenze. A consegnargli simbolicamente il pastorale, il predecessore, Andrea Migliavacca, vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, che lo ha salutato presentando il territorio sociale ed ecclesiale di San Miniato, una terra “in cui troverai tanti segni di Vangelo”.
La giornata si era aperta con la visita a Casa Verde, struttura della Fondazione Stella Maris, e poi alla comunità Nuovi Orizzonti. Quindi l’incontro con i giovani e il saluto delle autorità, con gli interventi di benvenuto del sindaco Simone Giglioli e del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.