Cultura & Società

La Resurrezione in mostra per la festa degli artisti. Tre opere in dialogo sul mistero della Pasqua nel museo dell’Opera del Duomo di Prato

Si tratta di «Depositio Christi», scultura di grandi dimensioni realizzata da Christian Zucconi. Un’opera in travertino persiano interamente svuotato, ispirata alle tombe terranee medievali, già esposta a Prato, proprio al Museo dell’Opera del Duomo, nel 2012 nell’ambito della mostra «Nella fragilità del marmo» a cura di Luca Beatrice, allestita dal direttore Claudio Cerretelli e da Die Mauer Arte Contemporanea.

A distanza di dieci anni Die Mauer ha voluto ricordare l’evento donando la scultura al Museo, opera che ha trovato collocazione nel Sepolcro dei canonici, posto sotto le volte della cattedrale. Uno spazio storico che fino a poco tempo fa era chiuso ma che, nell’ambito del nuovo corso del Museo, è stato recentemente riaperto al pubblico.

 

«Depositio Christi» di Zucconi dialogherà con altre due opere: «Cristo risorto. Perché sorgono dubbi nel vostro cuore?» di Vitaliy Shtanko e «Il buon Pastore» di Francesco Di Michele in un’iniziativa proposta in occasione della Festa del Beato Angelico, patrono degli artisti, che si celebra sabato 18 febbraio. L’appuntamento è dalle ore 15,30: dopo i saluti verrà inaugurata «Verso la resurrezione», esposizione che vede le tre opere a colloquio. Durante il pomeriggio il canonico Marco Pratesi eseguirà brani per organo e Daniele Griggio farà alcune letture. L’ingresso è libero.

 

«Torniamo dopo alcuni anni a celebrare la Festa del Beato Angelico – dice Claudio Cerretelli, direttore dei Musei Diocesani di Prato -. Abbiamo pensato di esporre tre opere, generalmente collocate in luoghi diversi, ricostruendo visivamente il mistero della Pasqua».

 

Il «Cristo risorto» di Vitaliy Shtanko è stato realizzato nel 2005, è un quadro alto due metri raffigurante la Resurrezione, rappresenta il momento in cui il Cristo risorto la sera di Pasqua è apparso agli apostoli nel cenacolo. È conservato nella pieve di San Pietro a Figline e nel 2021 era stato scelto dalla Città del Vaticano come francobollo per la Pasqua del 2021. Il quadro resterà al Museo dell’Opera del Duomo fino al 2 aprile.

 

«Il buon Pastore» di Francesco Di Michele si trova all’interno del percorso espositivo del Museo dell’Opera del Duomo e testimonia la pittura della fine del trecento a Prato. L’imponente figura di Cristo è rappresentata secondo l’iconografia del Buon pastore, con un agnello e un mannello di spighe a sinistra e un cartiglio nella mano destra.