Vita Chiesa
Assemblea sinodale europea: “nota conclusiva” dei vescovi su incontro a Praga
“Vogliamo camminare insieme, popolo santo di Dio, laici e pastori, pellegrini per le vie d’Europa per annunciare la gioia del Vangelo che scaturisce dall’incontro con Cristo e vogliamo farlo insieme a tanti fratelli e sorelle delle altre confessioni cristiane. Vogliamo impegnarci per allargare lo spazio delle nostre tende, perché le nostre comunità ecclesiali siano luogo dove tutti si sentano accolti”. Con queste parole, i vescovi del continente europeo assicurano il loro impegno a sviluppare ulteriormente “una Chiesa sinodale”, seguendo le indicazioni di Papa Francesco.
È quanto si legge in una “nota conclusiva” diffusa al termine di un incontro a Praga, che si è svolto dal 10 al 12 febbraio, per “discernere” sui contenuti del documento finale dell’Assemblea Sinodale che si era appena conclusa. Dal 5 al 9 febbraio, circa 200 persone hanno partecipato all’Assemblea continentale del Sinodo: 156 delegati dalle 39 Conferenze episcopali d’Europa e 44 invitati dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa. A questi, si sono aggiunti 270 delegati online. Nella nota, i vescovi esprimono gratitudine “per l’esperienza di sinodalità che, per la prima volta a livello continentale, ci ha visti – vescovi, sacerdoti, persone consacrate, laici e laiche – gli uni accanto agli altri”. L’ascolto reciproco, il dialogo fecondo, il racconto di come le nostre comunità ecclesiali “sono il segno evidente dell’unica appartenenza a Cristo”, scrivono i vescovi. I rapporti nazionali, i lavori di gruppo e i tanti interventi che si sono ascoltati nei giorni di Assemblea, sono confluiti in un documento finale che sarà il contributo delle Chiese che sono in Europa per la stesura dell’Instrumentum laboris del Sinodo. “Come frutto di questa esperienza sinodale – scrivono i presidenti delle Conferenze episcopali europee – noi vescovi ci impegniamo a continuare a vivere e promuovere il processo sinodale nelle strutture e nel vissuto delle nostre diocesi. Questa esperienza della sollecitudine per tutta la Chiesa in Europa ci ha rincuorato nel nostro impegno per vivere con fedeltà la nostra missione universale. Ci impegniamo a sostenere le indicazioni del Santo Padre, successore di Pietro, per una Chiesa sinodale alimentata dall’esperienza della comunione, della partecipazione e della missione in Cristo”.