Toscana
Arezzo, i due Br studiavano un attentato
Desdemona Lioce e Mario Galesi, la prima arrestata, il secondo ucciso nel corso della sparatoria domenica sul treno regionale Roma-Arezzo, erano in viaggio probabilmente per studiare luoghi e movimenti di qualche possibile obiettivo da colpire in futuro. Un futuro forse molto prossimo. A testimoniare lo scopo ricognitivo della loro «inchiesta», come viene definita tra i terroristi, ad Arezzo, che intendevano raggiungere in treno da Roma, ci sarebbe tra l’ altro la micro macchina fotografica nascosta in un pacchetto di sigarette trovata nel loro bagaglio. Gli inquirenti tenderebbero ad escludere, dunque, che fossero in viaggio per mettere a segno fin da subito un attentato. I due brigatisti – è stato rilevato dal procuratore Ubaldo Nannucci e dal suo aggiunto Francesco Fleury – non avevano in dotazione un armamento adeguato (ma una pistola 7,65 con un solo caricatore) e non avrebbero probabilmente scelto il treno per spostarsi in vista di un’azione armata imminente.