Toscana

Volontariato, sul Bollo Governo contro Regione

di Simone PitossiLe associazioni di volontariato non pagheranno più il bollo per l’auto. Anzi no. Sarà così nel 2004. Ma per il futuro non si sa. Perché? Perché il Consiglio regionale poche settimane fa aveva approvato una legge (la n. 49/2003) – proposta dal centrodestra – che esentava dal bollo le auto di proprietà di associazioni di volontariato (oltre 2200 in Toscana). Ma il Governo ha presentato un ricorso alla Corte Costituzionale su questo provvedimento della Regione Toscana che segue altri ricorsi sempre in questa materia. Ricorsi, tra l’altro, già vinti sul Piemonte e sul Veneto. La Corte Costituzionale ha infatti dato ragione al Governo dicendo che il bollo auto non è un tributo «proprio delle regioni» che quindi non possono stabilire esclusioni dal prelievo.

Il mondo del volontariato ha subito alzato la voce. «Vorremmo capire il senso di questa iniziativa – attacca Romano Manetti, presidente delle Pubbliche assistenze toscane – il Governo, a parole sostiene che il volontariato è una risorsa per il Paese, ma coi fatti sembra smentirsi sistematicamente. Attendiamo il responso della Corte suprema, lo attendiamo con la serenità di quelli che ogni giorno scendono in strada per aiutare chi ha bisogno, forti del nostro impegno e della nostra collaborazione quotidiana con le istituzioni locali, per superare quelle lacune e quegli handicap che negli ultimi tempi sono sempre più la regola in un welfare “sforbiciato” drasticamente dal governo centrale».

Ma anche la Giunta regionale si è fatta sentire. «Invece di favorire le associazioni che operano del mondo del sociale – commenta Marco Montemagni, assessore al bilancio – il Governo decide di penalizzarle. Si tenga poi conto dei soggetti che beneficiano della disposizione regionale impugnata: si tratta di associazioni che impiegano i propri veicoli per scopi sociali di indiscussa rilevanza, a favore dei quali la legge statale prevedeva esplicitamente, per le Regioni, la facoltà di disporre esenzioni sui tributi di propria spettanza. In presenza del ricorso del Governo le norme impugnate, tuttavia, non cessano di produrre i loro effetti: sarà la Corte Costituzionale a pronunciarsi nel merito».

La replica arriva anche dal primo firmatario della legge regionale, il capogruppo Udc Marco Carraresi. Che, però, punta il dito contro la Regione. «È gravemente strumentale e demagogico – precisa Carraresi – affermare che il Governo, impugnando la recente legge regionale in materia di tasse automobilistiche vorrebbe penalizzare il mondo del volontariato. Infatti, l’iniziativa di prevedere che, a partire dal 2004, fosse riconosciuta l’esenzione per le associazioni di volontariato non era, in ogni caso, stata certo merito della Giunta regionale, quanto del sottoscritto e di tutto lo schieramento di centro–destra che aveva presentato una specifica proposta di legge». «In secondo luogo – conclude il capogruppo Udc – è bene precisare che purtroppo la Regione Toscana, approvando con grave ritardo la legge per la riduzione della tasse automobilistiche per gli automezzi di proprietà del volontariato, ha consentito l’instaurarsi di un contenzioso con lo Stato. Diversamente da quanto avvenuto in altre regioni italiane, come la Lombardia, dove una norma ancora più favorevole è in vigore addirittura da tre anni».