Toscana

Toscana sotto la neve. Automobilisti intrappolati sulla A1

Sono state un migliaio le coperte distribuite durante la notte, con bevande calde ed altri generi di soccorso, da protezione civile e volontari agli automobilisti rimasti bloccati per la neve sulle autostrade e superstrade della provincia di Firenze. Poco prima della mezzanotte è stato riaperto il traffico nel tratto appenninico dell’Autostrada del Sole, che ieri era stato chiuso verso le 18, e nelle prime ore di stamani sulle superstrade Firenze-Pisa-Livorno e sulla Palio (Firenze-Siena) dove migliaia di automobilisti erano bloccati dal pomeriggio.

Stamani però – secondo quanto si è appreso dalla polizia stradale di Firenze – la situazione per la transitabilità delle strade è nuovamente critica a causa del ghiaccio. La superstrada Firenze-Siena è nuovamente chiusa a scopo precauzionale tra San Donato e Poggibonsi per la presenza di pericolose lastre di ghiaccio. Nuovamente chiusa per lo stesso motivo anche la superstrada Firenze-Pisa-Livorno, tra Ginestra Fiorentina e Lastra a Signa dove ieri pomeriggio centinaia di automobilisti erano rimasti imprigionati per ore.

Nel tratto appenninico della Sole, verso le 4 di stamani, a Barberino di Mugello c’è stato un incidente stradale mortale che ha coinvolto due autoarticolati. La circolazione sta subendo rallentamenti e – secondo quanto riferito dalla polizia stradale – si è già formata una colonna di veicoli di 10 chilometri sulla carreggiata nord in prossimità del luogo dell’incidente. Rallentamenti ed incolonnamenti ci sono anche in entrambi i sensi di marcia tra Firenze Incisa, nel Valdarno e tra Arezzo e Chiusi. Al centro di protezione civile della provincia di Firenze si è appreso che la circolazione, a causa del ghiaccio, è difficile su tutte le strade della provincia di Firenze, dove si sta spargendo sale per evitare la formazione di ghiaccio. Alla stessa sala della protezione civile si è appreso anche che la scorsa notte tra gli automobilisti soccorsi sulla Palio c’era una donna in stato interessante, accompagnata al più vicino ospedale. Degli automobilisti soccorsi, fino alle prime ore di stamani nessun altro sarebbe stato ricoverato in ospedale.

Le neve era cominciata a cadere sulla Toscana fin dalla notte di mercoledì 28 gennaio e ha interessato anche Firenze, dove però si è mischiata alla pioggia e non ha creato particolari problemi. Diversa la situazione sul resto della regione, in particolar modo in provincia di Arezzo (dove oggi sono chiuse le scuole) e nel tratto appenninico. Nella zona del Mugello le abbondanti nevicate, non se ne vedevano da 10 anni, hanno obbligato i sindaci a chiudere le scuole. Ma le difficoltà maggiori si sono avute nei comuni dove normalmente non nevica, quelli della piana Firenze-Prato-Pistoia. Il Dipartimento Protezione civile della Regione Toscana si è attivato per liberare le strade, decongestionare il traffico, portare soccorso agli automobilisti in difficoltà. I palazzetti dello sport di Empoli e di Montelupo erano stati attrezzati per poter ospitare i camionisti rimasti intrappolati dalla neve sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno e prelevati dal soccorsi. Le due strutture sono state allestite con letti, coperte e punti i ristoro.

Disagi per il maltempo e la neve anche all’aeroporto fiorentino di Peretola dove giovedì sono stati cancellati 13 voli sui 30 programmati in partenza. In arrivo, invece, i voli cancellati sono stati 8 e altri 6 sono stati dirottati all’aeroporto «Galilei» di Pisa.

Black-out, a tratti, si sono verificati in varie zone della Regione. La corrente elettrica, ha precisato l’ufficio stampa Enel, è mancata per un tempo variabile da una a tre ore a Siena, nell’aretino, a Firenze sud, nel Mugello, a Volterra e nella Val di Cecina, a Siena, a Grosseto, ma, in questo caso, per il forte vento. Per ripare i guasti, precisa l’Enel, sono stati mobilitati un centinaio di tecnici.

Bloccati sull’A1. Il racconto degli autumobilistiBloccati per ore in A1, al freddo, col rischio di finire la benzina e senza soccorsi. Così hanno raccontato all’Ansa alcuni automobilisti prigionieri dell’A1 tra Firenze e Bologna a causa delle neve che ha portato anche alla chiusura dell’autostrada. «Più di sei ore per percorrere a passo d’uomo un tratto dell’autostrada A1»: è sconfortato Giorgio Gemignani, agente di commercio rimasto intrappolato in una interminabile coda nel tratto tra Firenze sud e Firenze nord. «Sono entrato in autostrada con un’auto sostitutiva e un quarto di serbatoio di benzina – spiega il rappresentante – convinto di uscire a Firenze Nord e fare il pieno per poi raggiungere Viareggio. Invece niente da fare, sono rimasto intrappolato in coda e nessuno si è mai fatto vivo per darci una mano».

«Sento dire dalle radio che la macchina della protezione civile si è messa in moto e sta distribuendo generi di conforto, ma sono balle! – si sfoga Gemignani – Fino a sera non si era visto nessuno. Solo qualche ambulanza che è sfilata via transitando sulla corsia di emergenza. La stessa cosa ho visto fare a qualche auto blu con lampeggiante acceso». «In autostrada ero entrata alle 14.45 a Casalecchio, per tornare a casa a Firenze – racconta Patrizia Zanetti -. Dopo sette ore ho superato il casello di Barberino del Mugello. Volevo precisare che non ho visto alcun soccorso». «Sto finendo la benzina, mi dice qualcosa per favore a che ora ce la facciamo ad uscire da questa coda», racconta una signora ungherese che aveva imboccato alle 13.30 l’A1 a Firenze sud per prendere poi la Firenze Mare, rimanendo intrappolata fino a sera. Anche lei spiega di non aver visto soccorsi, e si domanda: «Ma se nevica davvero cosa accadrebbe?».

«Mi chiamo Burla e mi viene anche da ridere a pensare che avevo preso l’A1 per evitare problemi di neve» riferisce sorridendo la signora Simona, che dalle 15.30 alle 21 aveva fatto tre km di strada, dopo essere entrata a Firenze-Signa diretta a Prato. C’è stato anche chi, avendo bisogno urgente di medicine, ha chiamato i carabinieri. È un signore di Modena, appena dimesso da un ospedale del Valdarno, rimasto intrappolato a Firenze Nord dalle 15.30. In serata, grazie a una pattuglia dei carabinieri di Firenze, è riuscito a raggiungere una farmacia e a procurarsi gli antidolorifici.

Eppure, a partire dalla polstrada di Firenze – che ha richiamato in servizio tutto il personale – c’è stata una grande mobilitazione per affrontare l’emergenza. Andrea Filippini, ad esempio, la coda è andato a cercarsela. Alle 18.30 si è tolto i vestiti del perito elettrotecnico e ha indossato quelli di volontario della Fratellanza popolare di San Donnino (Firenze). Allertata dalla protezione civile, insieme ad altre associazioni, la Fratellanza distribuisce le «razioni K» (acqua, succo di frutta, cioccolato e coperte) agli automobilisti intrappolati dalla neve a Barberino del Mugello. «Le auto sono tutte col motore acceso – racconta Filippini – e il riscaldamento al massimo, mentre la radio è sintonizzata sui notiziari. La gente vuol sapere se dovrà passare la notte in autostrada». In coda, c’è anche una signora uscita da poco dall’ospedale di Careggi. «Si è sentita male – aggiunge Filippini – probabilmente per colpa della paura. Le abbiamo fatto una visita, non sembra niente di preoccupante. Abbiamo chiamato il 118, il medico deciderà se riportarla in ospedale con l’ambulanza». C’ è pure una bambina piccola. «Ha sei mesi – continua Filippini – ma sembra la più tranquilla di tutti. I genitori l’hanno coperta, in macchina fa caldo. Lei dorme».C.T.