Toscana
Trapianti di organi, la Toscana in prima linea
Qualcuno all’ultimo atto della propria esistenza aveva scelto (o i familiari per lui) di donare una speranza di vita a qualcun altro. C’era quindi un fegato disponibile, era l’ora di Luca. L’intervento avvenuto all’ospedale «Le Molinette – San Giovanni Battista» di Torino è perfettamente riuscito. Ora il giovane sta affrontanto il decorso post-operatorio che è buono ma molto lento in quanto lui era già molto debilitato ancora prima del trapianto.
Ma se Luca è uscito dal periodo di attesa, tanti altri hanno invece il loro nome scritto nella lista della speranza. Quanti? In Italia sono 10.954. La maggior parte in attesa di un trapianto di rene: 8.287 per un tempo di attesa di 3,4 anni e un tasso di mortalità in questo periodo dello 0,8%. Al secondo posto chi aspetta un fegato nuovo: 1.550 con un tempo di attesa medio di 1,4 anni (tasso di mortalità 4,5%). Al terzo posto il cuore: 654 pazienti sono in attesa per un periodo medio di 2,3 anni (tasso di mortalità 7,3%. C’è poi chi aspetta un trapianto congiunto di pacreas e rene: 232 pazienti per un tempo di attesa medio di 3,2 anni (tasso di mortalità 3,1%).
L’anno scorso ha così raggiunto i 25,1 donatori per milione di abitanti (la media italiana è 16,8). L’incremento, rispetto al 2002, è del 5,9% e porta la Toscana al secondo posto in Italia dietro all’Emilia Romagna. Non solo. Nella nostra regione sono 70.800 gli iscritti all’Aido (l’associazione italiana donatori di organi). «Si tratta di risultati spiega l’assessore al diritto alla salute Enrico Rossi che non giungono per caso. Abbiamo deciso infatti di sostenere il nostro sistema regionale trapianti, istituendo un fondo speciale finalizzato. L’importo complessivo per il triennio 2002-2004 è di oltre 20 milioni di euro (quasi 40 miliardi di lire), ripartiti in 6,71 milioni di euro per anno».