Toscana

Livorno: giochi quasi fatti

di Chiara DomeniciAncora tutto da discutere, ancora niente di deciso, ancora tutto da presentare, o quasi. Mancano due mesi alle elezioni amministrative e le forze politiche livornesi non sono ancora in accordo su chi proporranno nelle liste comunali e provinciali. La poltrona di sindaco e quella di presidente della Provincia fanno gola a molti, ma la difficoltà nel mettere d’accordo i diversi schieramenti la fa da padrone e sulle pagine dei quotidiani locali impazzano le candidature.Tra l’altro si voterà per eleggere il primo cittadino non solo a Livorno, ma anche nei comuni di Collesalvetti, Rosignano Marittimo e Cecina, il che rende la cosa ancora più complicata. Vediamo comunque di orientarci un po’ nel marasma dei nomi delle ultime settimane. Per il Comune di Livorno l’Ulivo, senza l’appoggio dei Verdi, sembra ormai consolidato sul nome di Alessandro Cosimi, segretario dei Ds a Livorno ed ex assessore della stagione Lamberti. Il suo fu uno dei primi nomi ad essere resi noti e, salvo disposizioni dell’ultimo momento, non dovrebbero esserci ripensamenti. Guido Guastalla, noto esponente della Comunità ebraica livornese, sarà il candidato del Polo, anche se lui tiene a precisare che oltre ad An e a Forza Italia (è appoggiato anche dai Radicali) raccoglierà anche i voti di una lista civica alla «maniera Guazzaloca».

Indecisi per adesso gli esponenti dell’Udc che ancora non hanno confermato se sosterranno il candidato. Guastalla punta al ballottaggio e nonostante l’opposizione di alcuni membri del Polo e della comunità religiosa, i commenti sulla scelta del candidato da parte di Gianfranco Fini, intervenuto a Livorno nelle scorse settimane per presentare un libro, sembrano positivi. E, nota di gossip, se anche non dovesse farcela la vittoria resterebbe comunque in famiglia, visto che il candidato dell’Ulivo è il fidanzato della nipote.

La Lega nord invece presenterà Luciano Cini, mentre ancora in alto mare sul nome da rendere noto sono i Verdi e Rifondazione Comunista, ormai definitivamente (sempre salvo ripensamenti) staccati dalle decisioni dell’Ulivo. Ma i candidati a sindaco non finiscono qui. Finita la lista degli schieramenti ecco l’arrivo delle liste civiche. Marco Cannito si presenta per «Città diversa», una lista che raccoglie tutti i movimenti dei cittadini, per così dire, «attivi»: comitati di protesta, comitati per i diritti alla qualità della vita, ecc. Mentre Massimo Bianchi torna a correre con la lista «Livorno insieme», gruppo già esistente nelle precedenti elezioni che raccoglie esponenti di «Democrazia europea» di stampo D’Antoniano e propone le ispirazioni del «Patto Segni». Ancora un’altra possibile lista civica vede il nome di Giangiacomo Panessa, lista apartitica e per adesso ancora tutta da conoscere.

Per la Provincia di Livorno le divisioni della sinistra si fanno meno nette ed i compromessi probabilmente saranno più soft. Giorgio Kutufà è il candidato per La Margherita, per i DS, per i Socialisti Democratici Italiani e per i Comunisti Italiani, ma non (per adesso) di Rifondazione Comunista e dei Verdi, ancora alla ricerca della persona da proporre. Il Polo propone Maurizio Zingoni, mentre la Lega fa il nome di Sergio Tascini. Le liste civiche ancora non si esprimono su come parteciperanno al rush finale.

Nelle prossime settimane sarà ancora un tam tam di nomi e accostamenti partitici diversi, perlomeno fino all’apertura delle liste e alla loro chiusura: mai come quest’anno i giochi sembrano così incerti, mai come quest’anno, forse, in città si respira voglia di cambiamento, ma alla fin fine sarà davvero così?

Verso le elezioni: Arezzo

Verso le elezioni: giochi ancora aperti per le candidature