Toscana
Terme toscane, una realtà difficile
Alle cure termali vere e proprie si è affiancato il settore del «benessere» che offre una gamma notevole di servizi: idromassaggi, saune, bagni turchi, trattamenti del viso e del corpo, cure inalatorie, solo per citare i più diffusi. Si è intensificato, inoltre, il settore turistico-termale praticato da quelle persone che alla cura termale affiancano l’attività turistica. Particolare che avvantaggia le località termali toscane, dalle quali in poco tempo è possibile raggiungere le città d’arte Firenze, Pisa e Siena e le località marittime e montane.
Altrettanto, importante il turismo congressuale. Particolari che contribuiscono ad aumentare l’importanza delle terme toscane nel panorama nazionale, determinando un notevole valore aggiunto per l’intero sistema. Le due grandi terme di Montecatini e Chianciano, insieme considerate, con più di 78 mila frequentatori nel 2002, rappresentano più della metà del mercato regionale (53,2%). Chianciano, in assoluto, è la stazione leader della Toscana per il mercato puramente termale; Montecatini, invece, lo è come località turistico termale, con un numero di pernottamenti maggiore. Le donne sono in netta prevalenza nella clientela degli stabilimenti termali, con oltre il 50 per cento delle presenze.
Nel campo del benessere la presenza femminile aumenta ancora fino ad arrivare a più di due terzi del totale. La composizione del mercato in termini di età è cambiata: la popolazione termale è ulteriormente invecchiata. Nell’anno 2002 l’età media è stata di circa 63 anni, nel 1991 era di 56 anni. Nel 1991 i frequentatori delle terme con più di 60 anni di età rappresentavano il 59,3%, nel 2002 sono saliti al 74,5%, quasi i tre quarti del totale; in particolare sono cresciuti i settantenni e gli ottantenni, diminuiti i sessantenni.
È evidente come all’invecchiamento della clientela termale non vi è stato un rinnovamento. Un fatto più volte denunciato dagli operatori turistici locali. Più equilibrata la distribuzione per classi di età nel comparto benessere, dove solo il 26,9 % ha più di 60 anni con una forte incidenza di quarantenni e cinquantenni che insieme raggiungono il 36,5% del totale. L’età media si abbassa quindi ai 53 anni. In generale il 2003 è stato l’anno il più critico degli ultimi anni, in parte anche per la situazione climatica particolarmente negativa con l’eccessivo caldo dei mesi estivi.
Per la Toscana gli andamenti sono assai differenziati, secondo il Sitet (Sistema informativo terme toscane): orientativamente perdono di più le grandi terme storiche come Montecatini e Chianciano; situazione migliore per le altre con un andamento complessivamente positivo per quelle già da tempo orientate all’integrazione fra terme e benessere. Le previsioni per il 2004 indicano un aumento dei clienti stranieri, situazione pressoché stazionaria per gli italiani. I primi mesi del 2004 mostrano un andamento contraddittorio: nel periodo gennaio-marzo si sarebbe avuta un’accentuazione della crisi, in particolare per le città d’arte; da aprile in poi (secondo l’andamento delle prenotazioni) sintomi di ripresa con il ritorno degli statunitensi e dei giapponesi, ma anche dei tedeschi che sembrano risentire meno della crisi economica. Saranno stazionarie o in leggera crescita le cure tradizionali. Previsto un aumento più consistente per le prestazioni benessere, anche in virtù di alcune nuove strutture. Il Sitet prevede che nel 2005-2006 dovrebbe accentuarsi la ripresa.