Toscana

Pisa, sfida tra «cattolici»

Prosegue l’itinerario iniziato da Toscanaoggi nelle realtà toscane coinvolte nel voto. Dopo Arezzo (n. 14), Livorno (n. 15), Prato (n. 17) e Firenze (n. 18), tocca questa settimana alla Provincia di Pisa.

di Tommaso StrambiA Pisa l’accordo in casa dell’Ulivo era chiaro: il candidato alla presidenza della Provincia spetta alla Margherita. E così è stato. A correre per succedere al diessino Gino Nunes, che ha guidato l’Amministrazione provinciale per tre legislature (una con la vecchia legge elettorale e due con la nuova), sarà Andrea Pieroni, di professione segretario comunale di Montecatini Valdicecina e vicino all’ex ministro dell’Industria e attuale responsabile economico della Margherita Enrico Letta.

Una scelta che i diesse pisani non hanno messo in discussione anche quando Renzo Macelloni, il «vulcanico» diessino sindaco uscente di Peccioli, ha prima ingaggiato un braccio di ferro affinché l’indicazione del candidato presidente arrivasse attraverso le primarie e poi, non trovando margini di accordo, ha deciso di correre da solo presentandosi alla guida di una lista civica denominata «Provincia Futura».

Ma quella di Macelloni non è l’unica spina nel fianco del centrosinistra. Anche i Verdi alla fine hanno sbattuto la porte e se ne sono andati. Nessuna questione di candidature, quanto piuttosto una diversità di vedute sul piano programmatico, hanno tenuto a precisare prima di allearsi con Rifondazione Comunista. Anche quest’ultima, nonostante da mesi avesse avviato un tavolo di confronto con l’Ulivo, alla fine non è riuscita a superare gli ostacoli e ha interrotto le trattative e insieme ai Verdi ha deciso di puntare su Donatella Salcioli, insegnante ed ex consigliere comunale a Pontedera con una ventennale militanza tra gli ambientalisti. Una spaccatura che rischia di disperdere i voti del centro–sinistra e aprire la strada del ballottaggio al candidato della Casa della Libertà, l’ex sindacalista della Cisl Michele Mezzanotte, che lo scorso anno si presentò come candidato sindaco di Pisa alla guida di una lista civica che ottenne l’appoggio del Polo e che ora si presenta sotto le insegne dell’Udc.

Completa poi il quadro dei candidati in lizza Alberto Fausto Vanni, proposto dal «ritrovato» Partito Repubblicano. Commerciante di Santa Maria a Monte, Vanni ha deciso di ripresentarsi sotto le storiche insegne dell’Edera con una linea programmatica ben definita: «equidistanti dalla destra e dalla sinistra».

A questi cinque candidati di dovrebbe poi aggiungere, salvo sorprese dell’ultim’ora, anche un esponente del Nuovo Psi. La scelta potrebbe ricadere su Vincenzo Mastantuono, attuale consigliere comunale a Pisa, o su Giacomino Granchi anche lui consigliere comunale a Pisa di cui è stato sindaco alla guida di una delle ultime maggioranze di pentapartito che hanno governato la città della Torre. La schedaUn territorio composito. Si presenta così la Provincia di Pisa che si estende dalla pianura dell’Arno fino al litorale pisano, dai Monti pisani alle colline della Valdera e del Valdarno sino alla Valdicecina. Un territorio composito dalle mille vocazioni, in cui la storia e la tradizione si intrecciano con l’ambiente e l’innovazione, in cui l’industria s’incontra con il terziario avanzato e il turismo. Un territorio agevolato da una posizione geografica che, insieme al complesso del sistema infrastrutturale (aeroporto, autostrade, superstrada e snodo ferroviario) lo porta ad essere importante crocevia tra il nord ed il sud del Paese, ma che non sempre nel corso degli anni ha saputo sfruttare tutte le sue potenzialità per uno sviluppo complessivo delle sue realtà. Per questo dopo decenni di confronti, discussioni e dibattiti da qualche anno l’Amministrazione provinciale ha deciso di puntare sull’Area Vasta che oltre al territorio pisano ricomprende anche quelli di Livorno, Lucca e Massa-Carrara. Ed è su questo terreno che si giocherà la partita più importante del prossimo futuro. In particolare su come coniugare le varie potenzialità e realtà (dal distretto conciario al turismo storico-culturale e ambientale, dall’hig-thech dell’Arno Valley all’agricoltura) con le esigenze dell’Area Vasta. Per questo il tema dell’Area Vasta rappresenterà uno dei punti centrali della campagna elettorale per l’elezione del nuovo presidente della Provincia e del Consiglio Provinciale. Un punto su cui si dovranno confrontare i sei candidati alla presidenza dell’Amministrazione provinciale.