Toscana
La Toscana scoppia di salute
Un’indagine che mette in luce come tutti gli indicatori di salute della Toscana siano migliori rispetto alla media nazionale. Infatti, negli ultimi 5 anni, la mortalità infantile si è ridotta del 25%, toccando il 3,17 per 1000 nati vivi. Un dato eccezionale che porta la Toscana molto vicino ad alcune zone del Nord Europa come la Scandinavia dove la mortalità infantile è quasi pari a zero.
E se questo non bastasse nel rapporto viene evidenziato anche come la mortalità generale e quella prematura (prima dei 65 anni) siano in costante decremento. Una pubblicazione che però porta alla luce anche importanti differenze legate soprattutto al contesto territoriale ed alle condizioni socio economiche. Zone in cui si registrano valori peggiori a quelli sopra citati, sono quelle del Nord ovest della regione (Massa Carrara), nel grossetano e nelle zone montane. Il cuore d’oro, invece, della nostra regione è il centro sud. L’area di Firenze, Siena e le zone limitrofe.
Sei le sezioni che compongono questa relazione. La prima riguarda i grandi indicatori relativi alle più importanti patologie e cause di morte nonché quelli relativi alla salute delle fasce più deboli (gravidanze, bambini, anziani, invalidi ect); la seconda, invece, vuole sondare lo stato dell’ambiente:il mare, le acque, l’inquinamento dell’aria, elettromagnetico, acutistico, i rifiuti e l’uso di fitofarmaci. A tutto questo viene collegata l’analisi delle condizioni socio economiche e dei vari stili di vita presenti sul territorio. Il rapporto si conclude con i dati sul profilo dei servizi per la salute. Dalla qualità alla prevenzione dall’assistenza territoriale a quella ospedaliera e ambulatoriale, dai tempi di attesa al sistema informativo ed al quadro economico per finire alla riabilitazione.
«Questa sorta di foto di gruppo sottolinea l’Assessore regionale alla salute Enrico Rossi fornita dall’Agenzia Regionale di Sanità conferma il giudizio sui passi avanti compiuti ma ci aiuta anche a scoprire le zone d’ombra e i punti deboli sui quali lavorare per il futuro. Penso in particolare al nuovo Piano Sanitario 2005-2007 che, riconfermando il precedente, punterà soprattutto sugli obiettivi di salute. Senza presunzione, siamo orgogliosi del modello toscano, che viene apprezzato e imitato anche altrove e siamo fermamente intenzionati a difendere i nostri livelli di salute, anche opponendoci a tagli ingiusti, indiscriminati, irresponsabili».
All’interno della relazione dell’Agenzia regionale di Sanità, si trovano anche dati che illustrano come è cambiata la popolazione regionale. Per esempio rispetto a 10 anni fa i cittadini toscani sono circa l’1% meno, sono 3 milioni e 500 mila. Questo decremento sarebbe maggiore se negli anni passati non ci fosse stata una forte immigrazione, soprattutto da parte degli stranieri. Quest’ultimi si concentrano nelle zone del centro, Firenze, Prato, Empoli dove di conseguenza la popolazione è in aumento. Altro dato interessante è la composizione dei cittadini toscani. Una popolazione molto vecchia, ben 190 persone over 65 ogni 100 bambini.