Toscana
Vivere in Toscana con 812 euro al mese
Un «universo», quello delle gestioni Inps, estremamente composito dove il fondo pensioni lavoratori dipendenti rappresenta la componente maggiore. Le pensioni di vecchiaia sono le più consistenti per numero e importi rispetto ad altre tipologie pensionistiche (invalidità, reversibilità) nelle quattro gestioni dell’assicurazione generale obbligatoria. Sotto la voce «vecchiaia» sono comprese le pensioni di anzianità e, con riferimento al solo fondo dei lavoratori dipendenti, anche i prepensionamenti. Sia le pensioni di anzianità che i prepensionamenti rappresentano i trattamenti di importo più elevato, non solo nel fondo dei lavoratori dipendenti, ma anche nelle altre gestioni: artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni. Ciò è facilmente comprensibile per il fatto che la pensione di anzianità richiede un requisito contributivo minimo di 35 anni, mentre per la pensione di vecchiaia vera e propria ne bastano venti.
Nel fondo lavoratori dipendenti su un totale di 369 mila 740 pensioni di vecchiaia pagate nel 2003 in Toscana, 94 mila 667 sono trattamenti di anzianità (pari al 25,6%) e 25 mila 782 prepensionamenti (6,9%).
Nella gestione lavoratori autonomi artigiani e commercianti le pensioni di anzianità in Toscana nel 2003 sono 58 mila 599 su un totale di 137mila 521 pensioni di vecchiaia complessive (pari al 42,6%). Per gli autonomi agricoli invece (coltivatori diretti, mezzadri e coloni) sono 30 mila 858 su complessive 68.777 (44,8%).
L’importo medio mensile per le pensioni di vecchiaia erogate in Toscana dal fondo lavoratori dipendenti è stato di 812,32 euro, due euro e 10 centesimi in meno della media nazionale; euro 621, 29 per gli artigiani; euro 582,58 per i commercianti; euro 565,86 per coltivatori diretti, mezzadri e coloni.
Il primato, molto relativo, per le pensioni più «ricche» per lavoratori dipendenti spetta ancora una volta a Livorno con 1.006,48 euro al mese. Quelle più «povere» rispettivamente con 742,28 e 723,10 euro mensili ad Arezzo e Siena. In sintonia con le medie regionali per le rispettive categorie, gli artigiani, i commercianti, i coltivatori diretti, mezzadri e coloni. Per quest’ultima categoria fa eccezione Prato che si discosta molto dalla media regionale con 784,77 euro mensili.
Una particolarità tutta toscana è rappresentata dal consistente numero di pensionati ex artigiani (73 mila 416) e commercianti (64 mila 105), in pratica il dieci per cento del resto d’Italia.
Nel 2003 l’Inps ha erogato anche 96 mila 808 prestazioni di natura assistenziale (pensioni, assegni e indennità), per un importo medio mensile di 423,58 euro ad assistito, agli invalidi civili totali e parziali, ai ciechi e ai sordomuti, che non hanno redditi personali o hanno redditi di importo modesto. Dal 1º gennaio 2001, il riconoscimento dell’invalidità civile è assegnato alle Regioni. L’Inps ha solo il compito almeno in Toscana di provvedere al pagamento mensile delle prestazioni. Inoltre, le somme che l’Inps eroga per l’invalidità civile sono poi rimborsate dallo Stato. Non si tratta quindi di pagamenti a carico dell’istituto.
Per l’attribuzione della pensione agli invalidi civili sono presi in considerazione soltanto i redditi personali del richiedente.