Toscana
Peccioli, la discarica? Una miniera d’oro
Oggi a Peccioli ci sono tanti turisti e sono numerosi i toscani che vengono per lavorarci. Un salto di quindici anni che passa attraverso i rifiuti di una discarica gestita non nell’emergenza del quotidiano ma con una sapiente lungimiranza. Con questa semplice ricetta Renzo Macelloni, per due legislature sindaco di Peccioli, comune con poco meno di 5000 abitanti, ha deciso di affrontare in paese il tema scottante dei rifiuti. Quando è diventato primo cittadino nel 1988 la discarica alla periferia del paese era un problema, simile a quello di mille altri comuni in Italia. Macelloni si è rimboccato le maniche ed ha avuto l’umiltà di studiare a fondo l’argomento fino a scoprire che i rifiuti si possono stoccare senza troppi danni, possono produrre energia e se ben trattati producono denaro. Con l’aiuto di esperti ha sistemato al meglio la sua discarica ed ha accettato, negli anni, che gli altri se ne servissero.
Oggi i rifiuti di mezza Toscana percorrono le vie di Peccioli che in poco tempo è diventato uno dei centri di smaltimento più grandi ed efficienti d’Italia; ma non è solo l’immondizia ad arrivare nel piccolo paese del pisano, ci sono anche i soldi, tanti che hanno ricoperto il comune d’oro. Risultato? I rifiuti hanno trasformato oggi un piccolo comune medievale come ve ne sono tanti in Toscana in un paese ricco, fiorente che può guardare con occhi positivi al futuro. Intanto il presente dei cittadini di Peccioli passa da scuole ristrutturate, viabilità rinnovata, servizi efficienti, centri per gli anziani, un parcheggio sotterraneo e un museo di icone russe che con la sua collezione ha già fatto il giro del mondo.
Negli anni Macelloni e il suo staff hanno saputo non solo risolvere il problema «rifiuti» ma hanno reso la discarica compatibile con l’ambiente. Tra i vanti della società Belvedere che gestisce la discarica quello di aver raggiunto, primi in Italia, la certificazione Emas. Non solo, per il secondo anno consecutivo Peccioli ha avuto dal Touring Club la bandiera arancione; un prestigioso riconoscimento per i piccoli comuni dell’entroterra italiano che uniscono alle attrazioni turistiche del territorio, l’accessibilità dei servizi e la qualità ambientale.