Toscana

Epaca, compie cinquant’anni il patronato di Coldiretti

di Andrea BernardiniHa l’età di un adulto maturo, ma ancora l’entusiasmo dell’adolescente. Il patronato Epaca compie cinquant’anni. Nasce infatti nel 1954 in seno a Coldiretti e all’associazione professionale – come alla dottrina sociale della Chiesa – è stato sempre fedele. Cinquant’anni. Cinquant’anni in cui si è battuto per il riconoscimento dei diritti di chi lavora la terra e dei loro familiari. Ottenendone, nel tempo, un miglioramento globale: le mutue, le pensioni, gli assegni familiari, il riconoscimento delle invalidità e delle inabilità, persino la consulenza legale e medica dei propri associati, oggi garantita a livello regionale da dieci medici e quindici avvocati convenzionati.Compito non facile: «cinquant’anni fa – ricorda il responsabile Mario Macaluso – il sistema pubblico pensava soprattutto ai lavoratori assunti nelle industrie. Merito del patronato, delle sue pressioni verso il ceto politico e le parti sociali, se ai coltivatori sono stati riconosciuti eguali diritti e doveri».

«Ci sono momenti nella vita che devono essere garantiti. Noi lo facciamo da 50 anni» si legge nei manifesti di Epaca che campeggiano ormai da qualche mese nelle sedi delle varie federazioni e riportano l’immagine di una mamma in attesa di un bambino, di un lavoratore, di un papà addormentato con suo figlio.

Dal 2002 Epaca ha adottato un nuovo statuto e si apre definitivamente a tutti i cittadini, non solo ai coldiretti (il suo acronimo sta infatti per Ente di patrocinio assistenza cittadino e agricoltore). Proponendosi a tutti per la qualità e professionalità dei servizi prestati ed aprendosi ai nuovi bisogni di tutela che la comunità esprime.Nasce così la «carta dei servizi» che l’ente fornisce al cittadino.

E anche pratiche e numero di assistiti crescono sensibilmente: almeno del 30% dal 2000 ad oggi. 250mila pratiche, di cui 88mila chiuse, ne fanno per punteggio il quarto o il quinto patronato in Toscana.

Epaca è uno degli interlocutori dell’Inps quando si tratta, ad esempio, di chiedere assegni di invalidità, pensioni di inabilità, anzianità, vecchiaia o a superstiti. All’Inail per l’ indennizzo di malattie professionali, per rendite o richieste di pagamento di indennità temporanea. Ad Asl, comuni o prefetture, ad esempio, per la richiesta di pensioni di guerra, per invalidi civili, ciechi e altro, e tutte le prestazioni sociali per chi non ha contributi.Il lavoro di 91 operatori, tra responsabili provinciali, addetti zonali ed operatori in convenzione, favorisce l’opera degli enti pubblici. «Il collegamento telematico – commenta Macaluso – laddove è previsto, riduce ad una settimana l’espletamento della pratica». Ma la forza del patronato è anche la sua capillarità: una sede regionale, dieci provinciali, cinquanta zonali e centosessanta recapiti occasionali.

A Firenzuola, cinquemila abitanti nel fiorentino, come a Sestino, 1700 anime nell’aretino o a Minucciano, 2800 persone nella lucchesia, ma in decine di altri paesi e frazioni di campagna isolati o a rischio di isolamento il patronato Coldiretti è l’unico punto di riferimento assistenziale. A livello regionale una giornata dedicata al patronato Coldiretti si tiene questo venerdì, 16 luglio, a Villa Montalto a Firenze.

Un convegno tra storia e futuro«Cinquant’anni di Epaca tra storia e futuro» è il titolo del convegno di venerdì 16 luglio (Villa Montalto, via del Salviatino 6, Firenze). Spetterà al professor Francesco Di Iacovo, dell’Università di Pisa, tenere una relazione su origine, evoluzione e prospettive del patronato. Già, prospettive: mentre Epaca si rivolge a tutti i cittadini – lo spiegherà bene Leo Fiorito, direttore generale di Epaca – molti cittadini ricercano la qualità della vita tornando ad abitare in campagna. Il convegno, che si aprirà con gli interventi del direttore regionale di Coldiretti Antonio Sangiorgi e del vicepresidente della giunta regionale Angelo Passaleva, prevede il contributo anche di Enrico Rossi, assessore regionale per il diritto alla salute su «lo stato della salute in Toscana». Dopo il dibattito, l’intervento del presidente toscano di Coldiretti Alessandra Lucci, mentre le conclusioni sono state affidate a Paolo Nigro, presidente nazionale di Epaca. A far festa per i cinquant’anni di Epaca, amministratori di province, comuni e comunità montane della Toscana e dirigenti degli istituti previdenziali toscani.

Il sito del patronato Epaca