Toscana
La Regione al Governo: completare l’alta velocità
«La decisione ormai è presa ha sottolineato Conti si tratta solo di metterla in pratica». «L’Alta Velocità ha precisato Conti è soltanto il punto di partenza, e non quello di arrivo. L’obiettivo è quello della realizzazione del sistema integrato della mobilità per la Toscana, al quale devono aggiungersi necessariamente anche il corridoio tirrenico e il completamento della due mari. Su queste priorità posso annunciare fin da oggi al ministro la nostra piena collaborazione».
Definendo demagogici i no all’Alta velocità a vantaggio di un semplice sviluppo del trasporto ferroviario regionale, Conti ha evidenziato come proprio l’Alta velocità può configurarsi come una straordinaria opportunità per l’intera economia toscana. «Sei anni fa ha spiegato l’assessore Conti i toscani che quotidianamente usavano il treno come mezzo di trasporto erano 165mila: oggi sono ben 210mila e nel 2015 saranno 500mila. È quindi assolutamente necessario che il Governo riprenda il suo ruolo storico nell’acquisto di treni, visto che per troppo tempo le regioni sono state lasciate sole. Non solo: occorre anche investire sui nodi, come aeroporti e stazioni».
Non si è fatta attendere la riposta di Alessandro Bianchi, ministro dei Trasporti: «La questione legata alla mobilità va affrontata nella sua interezza, attraverso il coinvolgimento di tutte le regioni, assorbendo idee e progetti già esistenti per capire come agire al meglio su tutto il Paese. Gli accordi esistenti sono il punto di partenza dal quale inizieremo a lavorare. Finora è mancata una reale programmazione, visto che negli anni passati si è fatto soltanto l’elenco delle opere da compiere, senza disegnare una strategia nazionale». Bianchi ha affrontato anche l’argomento legato alle autostrade del mare: «una straordinaria opportunità per il Paese. Bisogna creare le giuste condizioni, perché ormai è assolutamente inevitabile trasportare le merci sul mare».
Negli ultimi cinque anni, ha ricordato il ministro, «la quota di merci trasportate via mare è aumentata dal due al quattro per cento e l’obiettivo del governo entro il 2010 è di raddoppiare tale quota».
«Le vie di comunicazione della Toscana sono una priorità per l’intero Paese, visto che in un certo senso tutta l’Italia passa da qui. O si afferma questo principio, agendo di conseguenza, oppure continueremo con code, incidenti, ingorghi, merci che non viaggiano o viaggiano male». Questa l’opinione del presidente della commissione regionale territorio e ambiente Erasmo D’Angelis espressa durante i lavori degli Stati generali.
«Il nostro dovere ha proseguito D’Angelis è agire in fretta per evitare il collasso previsto sulle nostre vie di comunicazioni entro quindici anni e avviare scelte per potenziare e rendere più efficiente l’intera rete, riequilibrandola a favore del trasporto merci su rotaia e via mare. Tutti i giorni, a fronte di 3 milioni e mezzo di cittadini, viaggiano oltre 2 milioni e mezzo di veicoli a motore. Abbiamo il dovere di lavorare per un altro modello di politica dei trasporti. E questo modello implica l’utilizzo del trasporto pubblico, mettendo fine al paradosso di correre dietro a opere faraoniche come il ponte sullo Stretto di Messina, il rilancio delle ferrovie locali, investimenti su carburanti ecologici».