Toscana

Ecco tutte le novità dell’estate

Un’estate ricca di nuovi provvedimenti del Governo in materia di immigrazione. Vediamone i principali. Il Governo a fine luglio ha comunicato alla Commissione Europea la decisione di rinunciare ad avvalersi del regime transitorio in materia di libera circolazione dei lavoratori subordinati provenienti da otto Stati membri dell’Unione Europea di nuova adesione (Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovenia, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca), dando in tal modo piena applicazione al libero ingresso di tutti i cittadini neocomunitari al mercato del lavoro italiano. In concreto ciò significa che i cittadini di tali Stati potranno venire in Italia per essere assunti come lavoratori subordinati senza particolari procedure. Una volta sottoscritto il contratto di lavoro potranno recarsi in Questura per richiedere la carta di soggiorno.

Con una propria Direttiva del 5 agosto scorso, il Ministero dell’Interno ha definitivamente chiarito che, durante la fase di rinnovo del permesso di soggiorno, se la richiesta è stata presentata prima dello scadenza o nei sessanta giorni successivi e la Questura ha rilasciato regolare ricevuta attestante la presentazione della richiesta, lo straniero gode di tutti i diritti come soggiornante regolare. Fin qui i provvedimenti già esecutivi.

Il Governo ha inoltre emanato una serie di provvedimenti che dovranno diventare legge, tra i quali segnaliamo i seguenti. È stato predisposto uno schema di decreto legislativo con il quale si apportano le necessarie integrazioni al testo unico sull’immigrazione nella parte relativa ai ricongiungimenti familiari, il cui diritto viene esteso anche ai rifugiati. Viene previsto in modo innovativo rispetto al passato e con l’inserimento di una valutazione discrezionale, che in caso di rifiuto, di revoca o di diniego del rinnovo del permesso di soggiorno dello straniero che abbia chiesto il ricongiungimento, siano considerati i vincoli familiari, la durata del soggiorno nel territorio nazionale e i legami con il Paese d’origine. Tali elementi di valutazione vengono introdotti anche nelle ipotesi di espulsione amministrativa nei confronti dello straniero che ha chiesto il ricongiungimento familiare, tranne i casi di persone ritenute pericolose per la sicurezza. Viene altresì eliminato l’attuale automatismo relativo al divieto di reingresso nel territorio italiano che vige per gli stranieri espulsi per cui da ora il ricongiungimento del familiare, già destinatario di un decreto di espulsione, non potrà essere negato solo per tale motivo.

La nuova disciplina, che modifica l’art. 29 del T.U., incide su alcune condizioni che limitavano o appesantivano ingiustificatamente l’esercizio del diritto, ad esempio, non è più prevista per i figli minori la condizione di familiari «a carico», potendosi tale requisito considerare implicito. Si introduce il requisito dell’idoneità dell’alloggio riferito ai parametri minimi previsti dalla legge regionale per l’edilizia residenziale pubblica ma anche dalla idoneità igienico-sanitaria accertata dall’Azienda unità sanitaria locale competente per territorio. Un ulteriore novità contenuta nello schema di decreto legislativo è quella che consente al familiare del minore – autorizzato dal tribunale per i minorenni ad entrare o permanere sul territorio nazionale per gravi motivi connessi allo sviluppo psicofisico del minore stesso – l’esercizio di attività lavorativa, prevedendo il rilascio in suo favore di un permesso di soggiorno «per assistenza minore», che abilita allo svolgimento di attività lavorativa per la durata dell’autorizzazione. Infine il Governo ha predisposto un disegno di legge che modifica le norme sulla cittadinanza. Di questo parleremo più diffusamente la prossima settimana.Simone Consani e Marco Nocianolf.toscana@cisl.it