Toscana
Allarme smog per le città toscane
Lo smog si conferma la prima emergenza nelle città italiane. Pm10, ozono e biossido di azoto non accennano a diminuire. Il trasporto su strada è tra i maggiori responsabili. E aumenta il parco auto. A Roma il record con un ritmo di crescita di 3 auto l’ora nel 2005 e il +176% nel 2005 rispetto al ’96 del parco motocicli. In generale va bene invece il verde urbano; abbastanza accettabile la situazione acquedotti mentre la depurazione è ancora al 74%. Prato e Catania prime in produzione di rifiuti pro-capite nel 2004.
Questa la fotografia scattata nel III Rapporto Apat sulla qualità di 24 città italiane e presentato il 18 gennaio a Roma. In particolare, per l’aria, nel periodo 1993-2005 l’Apat parla di “nessuna chiara tendenza alla diminuzione”. A fine giugno 2006 nel 77% dei punti di osservazione è stato superato il limite giornaliero di concentrazione di PM10. Per l’ozono, nel 2005, nel 75% degli agglomerati è stata superata almeno una volta la soglia di informazione al pubblico.
Nel 2005 si sono registrati nel 95% degli agglomerati superamenti del limite annuale di concentrazione del biossido di azoto che andrà in vigore nel 2010. E la colpa è soprattutto del trasporto su strada che per esempio a Roma contribuisce per il 70%. Le industrie invece incidono in comuni come Taranto (93%), Venezia (75%) e Genova (49%). In chiaroscuro invece il capitolo del trasporto pubblico urbano.