Toscana
Si scrive DICO si legge PACS
di Umberto Santarelli
Son tante le cose che si son dette scritte vociate e fors’anche pensate sul disegno di legge in materia di «diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi». Intervenendo in punta di piedi nella disputa, cerchiamo di far meno rumore che sia possibile e di mettere insieme non più che un elenco di argomenti sui quali potrebb’essere opportuno ragionare ancora, ma pacatamente.
Prima di tutto sembra indispensabile fare due constatazioni, non del tutto irrilevanti ma che sono state tranquillamente dimenticate quasi da tutti. La prima è che per ora siamo appena agl’inizî d’una lunga strada che alla fine porterà (se e quando porterà) all’approvazione d’una legge su questa materia; la quale potrebbe anche non somigliare affatto al disegno che è stato approvato dal Governo e che tutti invece hanno commentato come se si trattasse d’una legge già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Intendiamoci; questo progetto resta sempre un atto politico particolarmente rilevante: non soltanto per l’autorevolezza del collegio che lo ha fatto suo, ma anche per l’effetto (che necessariamente avrà) d’imporre al Parlamento la discussione d’una materia così rilevante.