Toscana

Dopo la neve, le polemiche

Aduc: rimborsi da Autostrade. Rimborsi da Autostrade per l’Italia fino a 300 euro, più il rimborso del pedaggio, per coloro che sono rimasti bloccati sull’A1 per 23 ore, a causa del maltempo, la scorsa settimana. Lo annuncia l’associazione dei consumatori Adoc annunciando che è stato trovato un accordo tra la società e la Consulta per la Sicurezza stradale. Il pedaggio, spiega l’Adoc, verrà rimborsato a tutti coloro che sono rimasti bloccati sull’autostrada A1 nel tratto Valdarno-Firenze Sud; previsto, oltre al rimborso del pedaggio, un ulteriore rimborso di 300 euro per chi è rimasto bloccato oltre le ore 23, un rimborso di 100 euro in Viacard più il rimborso del pedaggio per chi è rimasto fermo dalle 20 alle 23, per chi è rimasto bloccato fino alle 20 è previsto solo il rimborso del pedaggio. Casi particolari saranno invece affrontati in sede di conciliazione. “L’accordo raggiunto con Autostrade per l’Italia è un importante risultato per i consumatori – dichiara Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – i cittadini rimasti bloccati sul tratto Valdarno-Firenze dell’A1 ora potranno essere rimborsati del pedaggio pagato e dei disagi subiti il 17 dicembre scorso. Sul sito dell’Adoc è possibile scaricare i moduli per la richiesta di rimborso. Inoltre, chi ha smarrito il tagliando potrà comunque chiedere rimborso mediante un’autodichiarazione, per questa e per maggiori informazioni è possibile contattare l’Adoc dal prossimo 27 dicembre al numero 06.86398975”.Confconsumatori Toscana si è schierata fin dall’inizio al fianco di tutti coloro che venerdì sono rimasti bloccati per ore sulla rete autostradale e nelle stazioni e che adesso hanno diritto al pieno ristoro dei disagi subiti.Per questo, anche in considerazione del sostegno manifestato dal Presidente della Regione Rossi, Confconsumatori Toscana sta già lavorando concretamente con un appositò pool di legali per preparare una class action in modo da consentire ai consumatori rimasti vittima della neve di ottenere l’equo risarcimento per i danni subiti. Tre sono i soggetti che Confconsumatori ha per adesso individuato come i maggiori responsabili della scorcentante sequela di disagi accaduti in Toscana: Ferrovie dello Stato che ha lasciato a piedi migliaia di pendolari senza nemmeno approntare un valido sistema di informazione, Autostrade Spa che, oltre a non aver garantito la percorribilità della rete autostradale, A1 e A11 in particolare, ha mancato anche nel prestare assistenza agli automobilisti rimasti bloccati e infine Global Service Spa che gestisce per conto della provincia di Firenze la FI-PI-LI.“Saranno attivate quanto prima le procedure di conciliazione – afferma il presidente regionale Marco Festelli – per testare la reale volontà di tali società nel risarcire i cittadini vittime dei loro disservizi. Nel caso in cui, tuttavia, si volesse perdere del tempo o procedere a risarcimenti irrisori – continua Festelli – non esiteremo un attimo a iniziare la class action contro i responsabili di simili inadempienze”.L’invito di Confconsumatori a tutti coloro che hanno subito un danno dal disservizio di tali società, è dunque quello di recarsi presso le varie sedi provinciali per farsi assistere dalla nostra associazione nelle richieste di risarcimento. Martedì 21 dicembre. ROSSI, CITTADINI MERITANO RISARCIMENTO NON SIMBOLICO“I cittadini meritano un risarcimento non simbolico. Dopo una prima apertura che c’era stata sabato, Ferrovie e Autostrade si sono rimangiate la promessa fatta e i risarcimenti sono diventate mere attenzioni. Così non va bene e noi vogliamo andare invece fino in fondo”. Il presidente della Toscana Enrico Rossi torna sui disagi ai cittadini e il blocco di strade e treni nel giorno della nevicata di venerdì, in qualche caso protrattisi fino a sabato e domenica. “Nessuno è perfetto – dice a i giornalisti a margine del briefing setitmanale -. Ma ci sono stati sicuramente gradi diversi di responsabilità nella gestione di una nevicata neppure poi così fuori dal normale e preannunciata per tempo. L’autostrada, come l’Autopalio o la Fi-pi-li, non può essere chiusa per fondo inagibile e i treni non possono fermarsi perché gli scambi si bloccano alla prima gelata”. Rossi ieri sera aveva incontrato le associazioni dei consumatori aderenti al Comitato Regionale Consumatori Utenti. “Vogliamo farci sentire prima che la partita sia chiusa – dice -. Scriverò una lettera al direttore generale di Autostrade Giovanni Castellucci perché ci sia possibile dare il nostro contributo alla riunione che si terrà domani (mercoledì, ndr) a Roma con il Comitato nazionale dei consumatori”. Rossi ha anche annunciato che la Regione “procederà nei confronti di Trenitalia spa per i disservizi e le corse che sono state soppresse venerdì lasciando a piedi molti pendolari”. Secondo i primi calcoli si potrebbe ipotizzare una penale da oltre 1 milione e 300 mila euro. Ogni anno la Regione paga un contratto da 237 milioni per il trasporto ferroviario regionale (Asca).Lunedì 20 dicembre. ROSSI PRESENTA ESPOSTO IN PROCURA. Il presidente della Regione Enrico Rossi ha consegnato al Procuratore della Repubblica di Firenze Giuseppe Quattrocchi un esposto-denuncia per il «collasso della mobilità» di venerdì scorso. Nell’esposto sono elencati i soggetti che, a fronte dell’avviso di criticità a causa neve diramato dal Servizio Idrologico regionale giovedì alle ore 12.56, avrebbero dovuto attivarsi: Rete Ferroviaria Italiana Spa e Trenitalia Spa, Società autostrade Spa e Salt, Anas e Ati Global Service. La situazione intanto è tornata pressoché normale ovunque. (leggi notizia esposto).RIAPRONO LE SCUOLE. Dopo la chiusura delle scuole di sabato e di oggi, dovuta all’eccezionale nevicata che si è abbattuta su Firenze, domani tutti gli istituti cittadini saranno regolarmente aperti. Lo comunica Palazzo Vecchio. Oggi sono ancora molti gli interventi dei tecnici, soprattutto per tagliare rami spezzati dal peso della neve e che costituiscono un problema per la sicurezza. Anche per oggi Palazzo Vecchio invita “a utilizzare i mezzi di trasporto privati con la massima cautela e solo se veramente necessario”.Domenica 19 dicembre. E’ stata liberata solo attorno alle 4 la superstrada Siena-Firenze, bloccata da ieri pomeriggio tra Bargino ed il capoluogo toscano, dove erano rimasti intrappolati gli automobilisti diretti a Firenze. La coda aveva raggiunto anche i 20 chilometri. La protezione civile ed i vigili del fuoco hanno portato viveri e generi di conforto mentre la polizia stradale cercava di ‘trainare’ la coda verso l’uscita. L’autopalio è ancora chiusa nello stesso tratto a causa del ghiaccio. Sempre chiusa anche la Firenze-Pisa-Livorno, tra Empoli ovest e Lavoria, in direzione Pisa, per il ghiaccio. Proprio le basse temperature, infatti, hanno creato problemi soprattutto nelle strade secondarie di tutta la regione. Tutta percorribile, invece, la rete autostradale, che era stata liberata ieri dai blocchi causati dalle forti nevicate iniziate venerdì. A Firenze città la temperatura aveva raggiunto alle 3  -4 gradi centigradi ma dalla protezione civile segnalano che alle 7 e30 era già risalita di un grado e “questo ci fa ben sperare”. Le previsioni meteo parlano di pioggia a partire dalle 16 di oggi e per la giornata di domani, con temperature che dovrebbero risalire soprattutto nelle città. ROSSI FA IL PUNTO SULL’EMERGENZA. Il punto sull’emergenza meteo in Toscana è stato fatto stasera dal presidente Enrico Rossi, che ha seguito passo passo l’evolversi della situazione in contatto con Prefetture, Province, aziende di trasporto pubblico, Fs e Sala operativa regionale.«Mi sembra utile – ha dichiarato Rossi – dare ai cittadini un quadro per domani delle disponibilità e delle possibilità di mobilità in relazione sull’evolversi della situazione meteorologica, la messa in sicurezza della viabilità ed eventuali rispercussioni sul trasporto pubblico, con conseguenze ad esempio per eventuali chiusure di scuole». Il presidente ha sottolineato che le previsioni meteo tranquillizzano per la costa, con pioggia e aumenti delle temperature; non altrettanto si può dire per l’interno, dove le temperature resteranno a livelli che rendono difficile lo scioglimento della neve e del ghiaccio. «Resta la raccomandazione più ovvia – ha aggiunto – di informarsi prima di muoversi, guidare con prudenza ed essere dotati sulle vetture dei dispositivi antineve, catene o pneumatici invernali». La situazione Provincia per ProvinciaFIRENZE, SCUOLE CHIUSE LUNEDI’ 20. Scuole chiuse anche lunedì 20 dicembre a Firenze. Lo ha deciso con un’ordinanza il sindaco Matteo Renzi. In molte strade della città, soprattutto quelle secondarie, la neve di venerdì scorso si è trasformata in ghiaccio e ci sono difficoltà anche per i trasporti pubblici: l’Ataf oggi non riesce a garantire corse regolari. “Capisco i disagi delle famiglie, ma c’è ancora troppo ghiaccio”, ha spiegato il sindaco Renzi sulla sua pagina di facebook, che poi “ringrazia i tanti fiorentini, dipendenti pubblici e volontari, che stanno comunque cercando di liberare i marciapiedi”. Lunedì scuole chiuse anche a Borgo San Lorenzo.RIAPERTA LA FI-PI-LI. “La strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno è stata riaperta nei due sensi di marcia per l’intero tracciato”. E’ quanto rende noto la Provincia di Firenze. La superstrada era chiusa da ieri per il ghiaccio nel tratto tra Empoli (Firenze) e Lavoria (Pisa), in entrambe le direzioni. La Provincia, nella nota, invita comunque gli automobilisti a guidare con “la massima prudenza” perché “sono ancora presenti formazioni di ghiaccio”.RIAPERTI GLI AEROPORTI. La situazione dell’aeroporto fiorentino sta rientrando nella normalità ed i voli stanno operando regolarmente. Lo precisa, in una nota, la società Adf. Dopo la riapertura di ieri, la nebbia presente sino a stamattina sullo scalo fiorentino e le condizioni meteorologiche di alcuni aeroporti europei avevano infatti provocato cancellazioni ed irregolarità operative a seguito delle difficoltà di riposizionamento degli aeromobili. La società invita i passeggeri a contattare le compagnie aeree e a verificare lo stato del volo sulla sezione “partenze in tempo reale” del sito internet, prima di mettersi in viaggio per l’aeroporto e di utilizzare i mezzi pubblici, ritornati regolari. Anche il Galilei di Pisa ha ripreso a funzionare a pieno ritmo.TRAMVIA IN FUNZIONE. A Firenze, la linea T1 del tram ha viaggiato tutta la notte, trasportando una media di 20 passeggeri a corsa anche tra le 2 e le 5 del mattino: si è trattato in larga parte di persone che cercavano di rientrare a casa a piedi poiché le strade erano impercorribili in auto a causa del ghiaccio sulle strade. Questo ha anche impedito che si formasse ghiaccio sui binari. Oggi il tram ha viaggiato regolarmente, intensificando anche le corse, grazie a 12 convogli in più. Ataf comunica i numeri da chiamare per le informazioni:800 42 45 00 numero verde emergenza neve800 01 97 94 numero verde Ataf199 10 42 45 per chi chiama dal cellulare Sabato 18 dicembre. Nel pomeriggio la situazione attorno a Firenze sta lentamente migliorando. Da stamani alle 9,30 è stata riaperta la stazione ferroviaria di S. Maria Novella e pur tra grossi ritardi e molte soppressioni il traffico ferroviario è ripreso. E’ stata riaperta la A1 in entrambi i sensi di marcia. Lo comunica Autostrade, spiegando che restano per il momento (alle 15,30) chiuse le entrate di Monte San Savino, Valdichiana e Chiusi in direzione di Firenze, e l’entrata di Valdarno in entrambe le direzioni, per permettere ai veicoli incolonnati di defluire e ai mezzi antineve di seguitare ad operare. Restano code a tratti tra il bivio A1/A11 Firenze-Pisa Nord e Valdarno per neve in direzione sud. Inoltre è in atto un filtro dinamico tra Firenze Certosa e Firenze sud in direzione di Roma all’altezza del km 300. Ci sono poi, code a tratti tra il bivio con la A11 e Valdarno verso Roma e in direzione opposta tra Monte San Savino ed Incisa. Intanto fioccano le polemiche per questo blocco totale della circolazione a Firenze, che ha spaccato in due il Paese.TESTIMONIANZE DEI CITTADINI. Oltre duecento messaggi sulla posta elettronica del presidente della Regione testimoniano la reazione dei cittadini pesantemente danneggiati dal blocco della mobilità regionale. L’indirizzo email enrico.rossi@regione.toscana.it è stato letteralmente preso d’assalto da chi ha immediatamente aderito all’invito rivolto ieri pubblicamente dal presidente a inviare testimonianze, foto e video su quanto accaduto. Moltissime anche le telefonate alla sala operativa della Protezione civile che ovviamente è rimasta sempre attiva. Il materiale servirà a costruire un dossier a partire dal quale i cittadini potranno avviare una class action di risarcimento, azione legale collettiva che la Regione intende supportare.«E’ ora di dire basta – afferma il presidente Rossi – Denuncerò chi non ha rispettato la nostra allerta, tempestiva e dettagliata, chi non è intervenuto, chi non ha fatto il suo dovere, chi ha mostrato gravissima negligenza. Ora è il momento del dovere, questi fatti avvengono quando una intera società si deresponsabilizza. I cittadini possono fare molto, mettersi insieme per un’azione legale, la Regione Toscana sarà al loro fianco con strutture e attività di supporto».«Voglio anche ringraziare – dice il presidente – quanti si sono prodigati per alleviare i disagi, i ferrovieri toscani, i volontari, la Croce Rossa e i mezzi di comunicazione, specialmente le radio toscane, che hanno supplito ad una inaccettabile carenza di comunicazione da parte delle società che gestiscono i servizi».Chi vuole contribuire alla raccolta della documentazione può mandare materiali al presidente Enrico Rossi, Piazza Duomo 10 Firenze, e mail enrico.rossi@regione.toscana.it. TANTE LE CHIAMATE AL 118. La drammaticità della situazione creatasi iei a Firenze è fotografata anche dal traffico di chiamate al 118, che ha registrato, a partire dalle ore 13 di ieri fino alle ore 8 di stamani, un picco di 2721 richieste di intervento rispetto, ad esempio, alle 495 dello stesso periodo temporale del giorno 11. Gli eventi registrati per effettivo bisogno, dalle 13 di ieri alle 8 di stamani, sono stati 1242, rispetto ai 370 del giorno preso a riferimento, l’11 dicembre scorso. Per 743 è stato sufficiente l’assistenza attraverso consigli telefonici, oppure l’attivazione di continuità assitenziale, o la richiesta ad altri enti di soccorso o alle forze dell’ordine. I rimanenti 499 sono stati invece caratterizzati per codice di emergenza: 72 codici rossi (rispetto ai 37 del giorno 11), 187 gialii (128 dell’11), 162 verdi (80 l’11), 78 bianchi (17 l’11).Diffondendo queste cifre, che testimoniano l’impegno e la capacità di risposta del servizio sanitario fiorentino, l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha anche affermato che «tutte le strutture del servizio sanitario regionale sono pronte a rispondere al prevedibile aumento di interventi per traumi da cadute» causate dal permanere del ghiaccio sulle strade. RENZI: COMUNE DI FIRENZE HA RESPONSABILITÀ MA CITTÀ STRANGOLATAROSSI: IL PARLAMENTO INDAGHI SULLE RESPONSABILITA’ DEL DISASTRO CHE HA SPACCATO IN DUE IL PAESE

PROVINCIA FIRENZE, RIVEDERE CONTRATTO GESTIONE FI-PI-LI.  “Condivido a pieno la ferma posizione del presidente Rossi sulla situazione drammatica che si è venuta a creare in Toscana nell’ultima giornata, e ne sostengo le iniziative”. è quanto fa sapere in una nota il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci. “Per quanto riguarda le competenze provinciali – precisa Barducci – è evidente che dovremo rivedere la natura e molti dei passaggi del contratto di Global Service per la gestione della Fi-Pi-Li, in affidamento ad una associazione di imprese con capofila Autostrade Service, e se riscontreremo delle inadempienze la Provincia si tutelerà“. “Non parlo di Ferrovie dello Stato – prosegue il presidente – perché di fronte al disastro di ieri mi pare superfluo, e perché le loro mancanze non ricadono direttamente sui servizi provinciali, ma per quanto riguarda Autostrade posso aggiungere che ieri sera, nel momento di emergenza, la Protezione Civile non è riuscita ad avere alcuna informazione da parte di Autostrade per gestire al meglio le 15 squadre di volontari attive per distribuire i generi di conforto. I volontari, che ringrazio moltissimo, hanno dovuto risalire a piedi la colonna di auto, entrando dagli ingressi ufficiali, perché il tratto di autostrada interessato dalla coda (a causa di mezzi intraversati) è privo di accessi laterali di emergenza, e non è stato quindi possibile arrivare al cuore della coda, tra l’uscita Firenze Sud e l’uscita Valdarno”.

Venerdì 17 dicembre. Una nevicata annunciata da giorni ha messo in ginocchio la Toscana. Bloccata quasi completamente la circolazione ferroviaria, soprattutto per i problemi alla stazione di Santa Maria Novella. Bloccato il traffico sulla A1 tra Incisa e Firenze Sud a causa dell’intraversamento di mezzi pesanti per la neve. Squadre delle associazioni di volontariato si stanno recando a dare soccorso con medicinali, coperte e generi di conforto, ma, secondo quanto si apprende dalla sala operativa della protezione civile regionale, potrebbe diventare difficile raggiungere tutti. Sulla Fi-Pi-Li sono in corso gli interventi dei volontari della Protezione civile per il soccorso agli automobilisti incolonnati. Vari tratti dell’Aurelia sono bloccati tra Pisa e Viareggio. I treni ad alta velocità, quando non soppressi, transitano solo dalle stazioni fiorentine di Rifredi e Campo di Marte. Quelli locali per e da Firenze sono quasi tutti soppressi. Il servizio sull’asse tirrenica si era bloccato fin dalla mattina per il ghiaccio perché gli scambi non sono dotati di sistemi di riscaldamento. Ma – come ha denunciato il presidente della Regione, Enrico Rossi, che ha preannunciato una “class action” contro le Ferrovie per i disagi subiti dai cittadini – “sono rimasti bloccati anche gli scambi di Santa Maria Novella, i cui sistemi, pur presenti, non hanno funzionato. E’ una debacle delle Ferrovie, di cui chiederemo conto severamente agli amministratori Moretti ed Elia”. Alla Stazione di Santa Maria Novella è stato il caos. Nessun avviso ai passeggeri sulle cause del blocco e sulle previsioni di ripartenza. Gli altoparlanti si limitavano a ripetere che a “causa delle avverse condizioni atmosferiche i treni potranno subire dei ritardi”. In realtà, in tutto il pomeriggio sono partiti dalla stazione fiorentina solo due o tre convogli in direzione Arezzo, Pisa e Viareggio.La Protezione civile regionale ha aperto, su incarico del presidente della Regione Enrico Rossi, un posto di accoglienza e ristoro presso la Fortezza da Basso, per accogliere e sistemare per la notte le migliaia di persone “intrappolate” nella stazione di Santa Maria Novella e su alcuni treni in attesa di poter ripartire. Le due strutture sono state scelte per la loro vicinanza alla stazione e per la capienza dei locali, che sono stati aperti e riscaldati per l’emergenza. La Protezione civile ha anche coinvolto le associazioni di volontariato per portare in queste strutture brandine e generi di conforto, ma l’operazione è resa molto complessa dal blocco pressoché totale del traffico cittadino, che impedisce ai mezzi di soccorso di raggiungere le struttureA Firenze nel tardo pomeriggio si è bloccata anche la tramvia, mentre auto bloccate da ghiaccio e neve sono presenti un po’ in tutta la città. “Il problema principale – spiega il sindaco di Firenze Matteo Renzi, in un post pubblicato su Facebook – è l’ingorgo delle auto private rimaste intrappolate dagli ingorghi. In questo momento le strade fanno tappo, anche perché FI-PI-LI è chiusa e l’autostrada bloccata. Le scuole tengono i bambini anche oltre l’orario di chiusura, sono attrezzate. Domani saranno chiuse le scuole della città“. Il Comune ha deciso di mantenere riscaldamenti accesi fino a sera, scuole aperte sino a che l’ultimo bambino non sia partito con lo scuolabus o con i propri genitori e, domani, ordinanza di chiusura per tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio comunale. Un fonogramma della protezione civile, si legge in una nota, impone ai dirigenti scolastici di mantenere aperte le strutture scolastiche sino a quando l’ultimo bambino non sia ripartito, con i propri genitori o con lo scuolabus e gli uffici comunali uffici stanno intervenendo, in via telematica, per prolungare sino a sera l’accensione dei riscaldamenti nelle scuole, in modo da garantire una situazione confortevole per gli alunni e il personale presente nelle strutture. A creare molti problemi è il traffico bloccato, che in diversi casi impedisce ai pulmini del servizio scolastico di arrivare a prendere i bambini nei tempi previsti. Domani le scuole di ogni ordine e grado del territorio comunale resteranno chiuse, con ordinanza del sindaco. Stessa decisione è stat presa in molti comuni toscani.Restano ancora chiusi gli aeroporti di Firenze e Pisa. Nella città della Torre lo stop ai voli prosegue almeno fino alle 18.30. Voli fermi anche a Firenze, dove, secondo quanto riferisce la società di gestione Adf, molti passeggeri sono in attesa nello scalo, impossibilitati a raggiungere il centro cittadino a causa del traffico che impedisce il passaggio di taxi e navette.  La SGC Fi-Pi-Li è chiusa tra Lastra Signa ed Empoli Est per neve in entrambe le direzioni. Sono stati attivati due numeri telefonici per fornire informazioni sulla situazione della SGC Firenze-Pisa-Livorno. Per il tratto fiorentino della Fi-Pi-Li si può chiamare lo 055-4211129; per quello pisano lo 050-929284. Mezzi del servizio viabilità, Protezione Civile e Polizia Provinciale della Provincia di Firenze e squadre del volontariato del coordinamento provinciale sono impegnati per garantire la percorribilita’ della rete viaria di competenza e per dare supporto agli automobilisti. ROSSI: INVIATEMI TESTIMONIANZE SUI DISSERVIZI. «Chiedo a tutti i cittadini che hanno dovuto subire disagi e disservizi di inviarmi le loro testimonianze, in forma scritta, con foto, filmati e quant’altro. Questo allo scopo di costruire il dossier che sosterrà l’azione legale collettiva per il risarcimento dei danni subiti a causa delle inadempienze e delle responsabilità di Ferrovie, Anas, Ausostrade e Global Service per quanto riguarda la Fi-Pi-Li»Questa la richiesta diffusa dal presidente della Regione Enrico Rossi, che ha annunciato che la Regione sosterrà una vera e propria class action sulle emergenze che si sono verificate oggi sull’intera mobilità regionale.«Sto ricevendo già in queste ore – prosegue il presidente – telefonate e messaggi di persone che raccontano un vero calvario, episodi inaccettabili in un paese civile. Chi è responsabile deve pagare».I materiali possono essere inviati alla sede della Presidenza della Regione Toscana, Piazza Duomo 10 Firenze o per e-mail all’indirizzo del presidente enrico.rossi@regione.toscana.it.