Toscana
Famiglia, da tutto il mondo a Milano per parlare di lavoro e festa
di Marco Deriu
Prima la Spagna, seconda la Francia, terza la Croazia e quarta l’Argentina. Non è la classifica di un Campionato mondiale di calcio, ma quella relativa alla provenienza degli iscritti al VII Incontro mondiale delle famiglie che si svolgerà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno e che vedrà l’attesa presenza di Benedetto XVI. Fra i partecipanti vi sono anche i migranti, che rappresentano una realtà significativa in particolare nel territorio ambrosiano. Per questo motivo, nella classifica delle comunità straniere più numerose il primo posto è occupato dai filippini, il secondo dai peruviani, il terzo dagli ecuadoregni.
I Paesi di tutti i continenti rappresentati sono al momento 145, ma il numero potrebbe crescere ulteriormente nell’imminenza di un appuntamento che assume sempre più pienamente i contorni di un evento globale, multicolore e con diverse articolazioni tematiche non soltanto sulla carta. Anche la folta schiera dei 5.000 volontari che hanno dato la loro disponibilità e il loro contributo all’organizzazione ha una connotazione internazionale: 184 vengono per l’occasione da altri Paesi (10 dall’Ecuador, 14 dal Kenya, 18 dal Brasile, 19 dalla Repubblica Slovacca, 21 dalla Spagna) e 359 vivono nella diocesi di Milano ma hanno un passaporto straniero. Nella stragrande maggioranza dei casi, i migranti che si sono messi a disposizione della Fondazione Milano Famiglie (255 volontari) sono filippini. Non a caso. A Manila si è tenuto il IV Incontro mondiale delle famiglie nel 2003 e proprio da qui arriverà la delegazione asiatica più significativa.
La multiculturalità è protagonista anche fra gli ospiti del Congresso teologico-pastorale che si svolgerà a Fieramilanocity dal 30 maggio al 1° giugno: i 104 relatori previsti provengono da 27 Paesi diversi, mentre i 5.000 iscritti che riempiranno la sala congressi del MiCo rappresentano 110 nazionalità diverse. «Famiglia, lavoro, festa» sono le tre parole del tema per questo VII Incontro mondiale e che mette in rapporto la coppia di uomo e donna con i suoi stili di vita: il modo di vivere le relazioni (la famiglia), di abitare il mondo (lavoro) e di umanizzare il tempo (festa).
Intanto la macchina organizzativa procede a ritmi sempre più serrati verso l’appuntamento, che avrà i suoi momenti di punta nei due eventi che vedranno la presenza di papa Benedetto XVI: la Festa delle testimonianze di sabato 2 giugno sera e la celebrazione eucaristica di domenica 3 giugno mattina presso l’aeroporto di Bresso. Ma fervono i preparativi anche per gli eventi collaterali, non meno coinvolgenti e interessanti, a partire dal Congresso dei ragazzi che si svolgerà in parallelo al Congresso teologico-pastorale nelle strutture del MiCo in viale Scarampo e in altre città delle diocesi lombarde. I bambini e i ragazzi dai 3 ai 17 anni saranno coinvolti in giochi, attività sportive e momenti di riflessione per costruire percorsi capaci di cambiare il mondo. La location allestita dentro gli spazi della Fiera sarà un vero e proprio «giardino», che richiama il tema della creazione e della resurrezione, in cui si potrà accogliere, giocare, costruire, raccontare e pregare, sotto la guida di oltre cento animatori volontari.
«Non sappiamo quanti saremo fisicamente a Milano in quei giorni; sappiamo che saranno tantissime le famiglie che condivideranno con l’interesse, col cuore, con la vicinanza spirituale e con la preghiera quest’occasione unica di mettere la famiglia in primo piano». Elide e Giuseppe Cuminatto, responsabili del Centro di Pastorale Familiare dell’Arcidiocesi di Firenze, a Milano ci saranno. Insieme a don Vasco Giuliani, che condivide con loro la responsabilità della pastorale familiare, parteciperanno all’intero periodo del convegno, dalla sera del 29 maggio fino alla conclusione, la Messa con il Papa di domenica 3 giugno. Più difficile, affermano, capire quale sarà, a livello numerico, la partecipazione delle famiglie fiorentine: «Sappiamo che molti parteciperanno, sia a titolo personale sia in gruppi organizzati a livello parrocchiale o da movimenti ed associazioni, ma ci è difficile quantificare». Certamente, si tratta di un viaggio non facile, con tante incertezze logistiche (ad esempio, come raggiungere l’area dove sarà celebrata la Messa) che possono aver scoraggiato le persone meno giovani o le famiglie con bambini piccoli.
La Diocesi di Pisa, raccontano Francesco e Lucia Masi, «parteciperà direttamente all’evento con un pellegrinaggio organizzato di 49 persone, tutte famiglie con figli dai 4 mesi in su, guidato dai responsabili della pastorale familiare insieme a don Sergio Prodi». Saranno a Milano da venerdì 1° fino a domenica 3 giugno. Oltre al bus saranno presenti anche altre famiglie organizzate con mezzi propri e difficilmente quantificabili.
A Fiesole verrà celebrata proprio sabato 2 giugno la Festa diocesana della Famiglia, in contemporanea con l’incontro di Milano, creando una sorta di «collegamento» fra le due iniziative. Ci saranno, dalle 15, riflessioni sul tema «Famiglia, lavoro e festa», la Messa celebrata dal vescovo Mario Meini e dopo cena il collegamento in diretta con la veglia presieduta dal Papa a Milano. La diocesi sarà rappresentata alla Giornata mondiale di Milano da una famiglia del Valdarno fiorentino.
E anche a Massa Carrara-Pontremoli si è scelto di privilegiare la consueta festa diocesana della famiglia, che si tiene il 2 giugno a Querce di Aulla.