Toscana
CONSIGLIO REGIONALE: FARMACI CANNABINOIDI, VIA LIBERA A LEGGE REGIONALE. UDC E PDL: E’ SOLO UN MANIFESTO
La Toscana ha dato il via libera all’utilizzo di farmaci cannabinoidi come ausilio terapeutico per combattere il dolore, nelle cure palliative e anche in altri tipi di terapie. Lo prevede una legge approvata stamani a maggioranza dal Consiglio regionale: ventotto i voti a favore, espressi dai gruppi di maggioranza (Pd, Idv, Fds-Verdi e parte del Gruppo misto: Ciucchi, Romanelli) con l’aggiunta del consigliere del Pdl Marco Taradash. Tredici i voti contrari (Pdl, Udc e parte del Gruppo Misto: Staccioli, Locci), 2 i voti di astensione (Lega Nord Toscana). Tra banchi della maggioranza, in particolare del Pd, si sono notate però alcune assenze al momento del voto. La legge ha origine da due proposte distinte: una presentata dai consiglieri del Partito democratico (primo firmatario Enzo Brogi), prevedeva l’uso di queste sostanze nell’ambito della terapia del dolore e delle cure palliative; l’altra, a firma dei consiglieri del gruppo di Federazione Sinistra-Verdi (prima firmataria la capogruppo Monica Sgherri) e del consigliere del Gruppo misto Pieraldo Ciucchi, prevedeva invece l’utilizzo in tutta una serie di patologie e disturbi, anche attraverso la possibilità di ricorrere a preparazioni galeniche. Le due proposte sono diventate un atto unico. La legge si applica alle strutture del servizio sanitario regionale e alle aziende ospedaliere universitarie, oltre che alle strutture private accreditate che erogano prestazioni in regime ospedaliero. Alla Giunta regionale spetta il compito di definire gli indirizzi per l’uniformità organizzativa e procedurale, cui le aziende sanitarie si adeguano assumendo le necessarie misure. Inoltre viene evidenziato il ruolo propositivo e consultivo del Consiglio sanitario regionale, anche ai fini dell’appropriato recepimento di linee guida statali insistenti su aspetti toccati dalla legge. Sono previste periodiche relazioni della Giunta regionale sull’attuazione della legge. Secondo Marco Carraresi (Udc) permangono dubbi sull’effettiva utilità di questo tipo di farmaci, e prova ne è che l’agenzia tedesca per la salute ha recentemente giudicato negativamente l’efficacia di un farmaco a base di cannabinoidi. Inoltre questo testo è diventato una legge manifesto, andando al di là delle intenzioni di chi ci ha lavorato, poiché nella pratica è inefficace. Per questo si tratta di una forzatura su cui nutriamo dubbi. Non è utile che la Toscana faccia da apripista in un percorso così tortuoso e contraddittorio. Il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (Pdl) sottolinea come “questa legge non cambierà sostanzialmente nulla rispetto a procedure di accessibilità a questi farmaci che oggi prevedono un iter che va dalla richiesta del medico curante al nulla osta delle dogane, con interventi di assistenza delle Asl di riferimento e trasmissione della richiesta a livello ministeriale come passaggi intermedi”. Si tratta, perciò anche per Mugnai “di una legge-manifesto che non punta tanto a risolvere i problemi, quanto a mandare un messaggio politico”. “Io sono in grave difficoltà a pronunciarmi sull’utilità o meno di un farmaco piuttosto di un altro: questa è competenza di organismi scientifici appositi. Non è la politica, a deciderlo. Non una maggioranza – conclude Mugnai , regionale o parlamentare che sia».