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Regno Unito: vescovi su Brexit, «Parlamento abbia a cuore il bene comune e i più deboli»
La speranza che «comunque vada il voto di questa sera a Westminster i parlamentari scelgano il bene comune della società e abbiano a cuore i più vulnerabili». La esprime la Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles attraverso il portavoce sull’Europa, il vescovo ausiliario di Westminster Nicholas Hudson.
Mancano poche ore al voto di questa sera quando i membri della Camera dei Comuni daranno il loro parere sulla legislazione che dà alla premier Theresa May l’autorità di invocare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona e cominciare i negoziati sul Brexit. In una dichiarazione rilasciata al Sir, mons. Hudson spiega che «i vescovi sperano che i deputati britannici lavoreranno per dare vita a una società più unita, una società che onori la dignità di ogni singola persona». La Chiesa cattolica di Inghilterra e Galles si è più volte detta preoccupata per l’aumento dei crimini di odio contro gli stranieri dopo il referendum dello scorso giugno nel quale il 52% dei cittadini britannici ha detto di no alla Ue.
Anche il primate della Chiesa di Inghilterra, Justin Welby, ha dichiarato che la fuga dall’Europa rischia di alimentare gli istinti più isolazionisti del Regno Unito. Dopo il voto di oggi, il disegno di legge tornerà ai Comuni la settimana prossima quando si prevedono moltissimi emendamenti. La proposta di legge dovrà anche ricevere l’approvazione dei Lord. Un processo lungo che la May ha sempre detto di voler concludere prima della fine di marzo.