Toscana
CONSIGLIO REGIONALE, OK A LEGGE VALORIZZAZIONE E VENDITA BENI PUBBLICI
(ASCA) – Il Consiglio regionale della Toscana ha dato Via libera con 29 voti a favore, 14 contrari e 3 astenuti, alla legge regionale che detta disposizioni per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici attraverso la valorizzazione e la vendita di beni. La legge alla fine è stata approvata con il sostegno dei consiglieri del Centrosinistra, mentre Pdl e Lega Nord si sono espressi in modo contrario, e l’Udc e due consiglieri del Gruppo misto, Marina Staccioli e Dario Locci, si sono astenuti. Prima del voto il Pdl ha presentato alcuni emendamenti. Due sono i contenuti che hanno costituito un riferimento per il lavoro svolto congiuntamente con le rappresentanze degli enti locali, con tempi serrati vista la scadenza del 4 febbraio imposta all’intervento legislativo regionale. Da un lato c’é la disciplina delle procedure urbanistiche semplificate per dare attuazione ai diversi piani delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari degli enti pubblici. E dall’altro la disciplina della formazione dei programmi unitari di valorizzazione territoriale, i cosiddetti ‘Puv’ per il riutilizzo funzionale e la rigenerazione degli immobili di proprietà dei diversi enti. Il discrimine tra ciò che rientra o non rientra nei Puv è stato individuato con una serie di parametri, formulati all’articolo 3 della legge, che dovrebbero garantire un minimo di flessibilità nell’applicazione di queste norme. “Una legge fatta per tutta la Toscana, non per singoli casi, evitando la distruzione del sistema di governo pubblico del territorio e il blocco procedurale – commenta l’assessore Anna Marson -. Una legge che coniuga snellimento dei tempi e procedure di pianificazione pubblica necessarie a garantire che la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico dei diversi enti, anche attraverso modifiche alle destinazioni d’uso vigenti, consenta una valutazione efficace delle diverse opportunità, in relazione alla natura degli immobili. La finalità è quella di attuare velocemente interventi di sviluppo locale, ma anche di incrementare le dotazioni di servizi pubblici locali e dell’abitare”.