Dal momento che lo stato di emergenza è stato prorogato a tutto il 2012, entro la fine di quest’anno, secondo norma, saranno prese in considerazione tutte le domande avanzate dai profughi. Ma dopo sei mesi che ha avanzato la richiesta, un profugo può già iniziare a lavorare. Non è necessario che aspetti la conclusione dell’iter burocratico.L’assessore alle Politiche sociali, Salvatore Allocca, ha risposto in questi termini all’interrogazione presentata dal consigliere regionale Rudi Russo dell’Idv sulle prospettive dei profughi nordafricani in Toscana. L’assessore regionale, che ha sottolineato l’importanza del fatto che in ogni caso venga dichiarata l’ammissibilità dello status, ha ricordato che in Toscana sono attualmente inseriti nei percorsi di accoglienza ben 1.315 profughi provenienti da vari Paesi del Nord Africa e ha sottolineato che nelle 130 strutture diffuse sul territorio regionale si sta conducendo un buon lavoro teso all’accoglienza e all’inserimento di queste persone. Soddisfatto della risposta si è detto il consigliere Russo che ha parlato di risposta esaustiva e ha confermato la bontà dei servizi offerti in Toscana.Ieri mi sono recato in un centro di accoglienza a Prato, ha detto Russo, e ho potuto constatare di persona che al problema, quantomeno in molte strutture, viene data una risposta adeguata.Russo ha inoltre precisato che la sua interrogazione originava dalla necessità di sapere quali sono i tempi, per i profughi del Nord Africa, di avere delle risposte alle loro richieste, anche perché ognuno di loro costa al contribuente italiano la media di 46 euro al giorno. (mc)