(Fonte: ASCA-AFP) – L’Aia La Serbia ha rispettato uno dei suoi obblighi internazionali arrestando l’ex capo delle forze armate serbo-bosniache, Ratko Mladic. Lo ha dichiarato il procuratore del Tribunale Penale Internazionale per l’ex-JugoslaviaSerge Brammertz. Con l’arresto di Ratko Mladic, sedici anni dopo il massacro di Srebrenica tutti i responsabili della strage sono stati assicurati alla giustizia. Era l’11 luglio del 1995 quando le forze serbo-bosniache conquistarono l’enclave musulmana di Srebrenica, che si trovava sotto la protezione dei caschi blu dell’Onu, e giustiziarono migliaia di persone gettando i cadaveri nelle fosse comuni. Radislav Krstic, il generale che diresse l’attacco, è stato condannato a 35 anni per genocidio, con pena confermata in appello nell’aprile del 2004. I generali Milan Gvero e Radivoje Miletic sono stati condannati il 10 giugno 2010 a 5 e 19 anni di prigione. Nel maggio del 2007, il colonnello Vidoje Blagojevic è stato condannato a 15 anni di carcere insieme a Dragan Jokic, condannato a 9 anni. Il primo processato per Srebrenica è stato Drazen Erdemovic, condannato nel 1998 a 5 anni di prigione e liberato nel 2000. Sempre nel 2010, sono stati condannati all’ergastolo gli ex ufficiali dell’esercito serbo-bosniaco Vujadin Popovic e Ljubisa Beara. Nello stesso processo hanno ricevuto condanne a 13, 17 e 35 anni gli ex ufficiali Vinko Pandurevic, Ljubomir Borovcanin e Drago Nikolic. L’ex capitano Milorad Trbic è stato condannato il 16 ottobre del 2009 a 30 anni di prigione per genocidio, pena confermata in appello. L’ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic è morto in carcere l’11 marzo del 2006 dopo essere comparso davanti alla Corte Internazionale per i crimini dfi guerra. Sono ancora sotto processo l’ex capo di Stato Maggiore dell’esercito jugoslavo, Momcilo Perisic, l’ex leader politico serbo-bosniaco Radovan Karadzic, arrestato nel luglio del 2008, e il generale serbo Zdravko Tolimir.
