Un invito alle autorità libanesi a serrare i ranghi e a promuovere quanto prima la formazione di un nuovo Governo è stato lanciato dai vescovi maroniti nel corso della loro riunione mensile tenutasi a Bkerké lo scorso 11 maggio, sotto la presidenza del patriarca, mons. Peter Bechara Rai. Nel loro messaggio finale, diffuso oggi dal patriarcato maronita, i presuli auspicano che il nuovo Governo sia responsabile nel trattare i temi a cuore della popolazione, nel tenere fuori dal Paese il pericolo e nel garantire a tutti i suoi figli e figlie, in particolar modo alle nuove generazioni, un futuro sicuro. I vescovi, inoltre, esprimono preoccupazione per la tormentata situazione nei Paesi limitrofi che si riflette anche al loro interno con eventi deplorevoli a livello di sicurezza, stagnazione economica e una paralisi totale dei centri decisionali. A Bkerké si è parlato anche di riconciliazione nazionale e di perdono reciproco necessari per rafforzare la presenza dei cristiani in Libano e nella regione e per ribadire il loro ruolo nella costruzione di una società basata sulla giustizia, l’amore e il rispetto dell’uomo. Particolare risalto è stato dato anche al dialogo con i musulmani, una spinta verso una vera unità nazionale e verso il rafforzamento della vita comune tra tutti i figli di questa patria nel rispetto della pluralità della loro appartenenza religiosa culturale e sociale.Sir