Gli inviati delle Nazioni Unite in Libia hanno raggiunto un accordo con le autorità per istituire una presenza umanitaria nella capitale Tripoli: ad annunciarlo è il segretario generale dell’Onu, Ban-Ki-Moon. Quasi mezzo milione di persone si legge in una nota – hanno lasciato il paese da quando sono scoppiati gli scontri tra le forze governative e i ribelli per cercare di cacciare il colonnello Gheddafi. Circa 330.000 persone, inoltre, sono state sfollate a causa dei disordini cominciati all’inizio di quest’ anno. È assolutamente necessario che le autorità libiche smettano di combattere, e di uccidere persone, ha detto Ban-Ki-Moon durante una conferenza stampa congiunta a Budapest con il presidente ungherese Pál Schmitt, ribadendo che la prima priorità consiste nel raggiungere un cessate il fuoco immediato ed efficace e la seconda di estendere l’assistenza umanitaria delle Nazioni Unite alle persone bisognose. Le Nazioni Unite hanno già stabilito una presenza umanitaria nella città in mano ai ribelli di Bengasi, ribadendo la forte condanna da parte della comunità internazionale dell’uso della forza contro i civili ed esortando le autorità libiche a fermare immediatamente gli attacchi militari contro tutte le parti del paese, soprattutto a Misurata, dove si ritiene che le condizioni siano molto pesanti, e a facilitare la consegna dell’assistenza umanitaria a tutti i bisognosi.Sir