Dieci giorni dopo il loro arrivo, i primi ragazzi tunisini stanno partendo. Tre ieri e oggi molti ben oltre la metà, più di trecento hanno ricevuto il permesso di soggiorno temporaneo tanto desiderato. Così lasciano i centri che la Regione ha allestito assieme ai Comuni, le Province e le associazioni di volontariato. Ma la buona accoglienza toscana li accompagna anche in questo nuovo viaggio. In provincia di Grosseto, ad esempio, stamani i volontari si sono recati in un’agenzia di viaggi per acquistare i biglietti del treno e poi hanno consegnato a tutti gli ospiti uno zainetto con alcuni vestiti, qualcosa da mangiare per almeno un giorno e perfino una cartina d’Italia. Per orientarsi e calcolare meglio le distanze.Tra i primi in partenza molti si sposteranno in altri città italiane. C’è chi si dirige verso Milano o Bologna, chi tornerà in Sicilia. Altri sono saliti su un treno per il Piemonte, la Liguria o il Trentino Alto Adige. Qualcun altro ha parenti in Toscana. Aspettano per adesso invece, in genere, quelli che sognavano di andare in Francia: prima devono capire cosa succede alla frontiera. Cercano di capirlo dai parenti o gli amici che già vivono e lavorano là.I primi a salire su un treno, tra gli oltre cinquecento tunisini accolti la scorsa settimana in Toscana, sono buona parte degli ospiti di Arezzo, Grosseto e Firenze: tra i primi ad aver ricevuto il permesso di soggiorno temporaneo.A Massa Marittima in provincia di Grosseto, al rifugio S.Anna, stasera dormiranno solo in undici. Trentaquattro sono partiti, altri due lo faranno lunedì. A Palazzuolo, frazione di Monte San Savino, trentasette hanno già lasciato la casa che la curia aveva messo a disposizione. Lo hanno fatto subito dopo aver ricevuto nel pomeriggio i permessi di soggiorno: rimangono così in dieci e lunedì saranno trasferiti in una struttura più piccola. Partono in diciassette anche da Stia, l’altro centro di accoglienza in provincia di Arezzo e stasera saranno solo in tredici. Da Santa Maria a Morello, nel comune di Sesto Fiorentino, partiranno domani tutti e ventiquattro gli ospiti. A Scandicci, sempre in provincia di Firenze, è iniziato invece oggi un corso di alfabetizzazione per i sei ragazzi che si trovano a Casa Mamma Margherita.E’ solo comunque un primo report. Non tutti i migranti tunisini giunti da Lampedusa ed accolti la scorsa settimana in Toscana hanno infatti ancora ricevuto il permesso di soggiorno. Gli ultimi saranno consegnati martedì. A Lucca, Pisa e Pistoia proprio non hanno ancora iniziato a distribuirli.Per capire chi resterà e chi se ne andrà occorrerrà dunque attendere almeno la fine della prossima settimana. Tra i ragazzi c’è infatti chi già si è messo in contatto con alcuni amici e parenti, ma ha bisogno di qualche giorno ancora per organizzarsi. Qualcun’altro sta cercando un alloggio. Qualcuno è in attesa di ricevere soldi dalla famiglia o da connazionali che si trovano altrove, in Italia o all’estero. C’è poi l’incertezza tra chi era già pronto ad andare in Francia. I permessi di soggiorno temporanei rilasciati sembra infatti che non saranno sufficienti agli immigrati per varcare la frontiera: in base alle indicazioni del prefetto di Nizza, i documenti sarebbero ritenuti validi dalla polizia di frontiera francese solo solo se accompagnati dal passaporto. E così aspettano.Intanto si tirano le prime somme. Il modello di accoglienza toscana ha funzionato anche per quanto riguarda la sicurezza: le fughe dai centri sono state pochissime, non più di dieci su oltre cinquecento ospiti. Meno del due per cento. Altri quindici ragazzi sono invece usciti dai ventidue centri di accoglienza perché, dopo l’identificazione, sono risultati minori. E per i minori non accompagnati ci sono regole, procedure e strutture diverse. Un ragazzo, a Lizzano sulla montagna pistoiese, ha compiuto addirittura diciotto anni in Toscana. E dopo essere così stato allontanato dal centro, l’altra sera c’è stato riportato: accolto con una festa e una cena speciale organizzata dai volontari.L’ultima notizia riguarda i migranti che ancora devono essere smistati da Lampedusa. Nel nuovo elenco che il governo ha stilato la Toscana non c’è. Il presidente Rossi aveva detto: Siamo disposti ad accogliere altri migranti, ma prima facciano la loro parte le Regioni che finora non ne hanno ospitato alcuno: come il Piemonte, la Lombardia o il Veneto. Così, per ora sta, accadendo aggiunge e sono contento e soddisfatto. (cs- Walter Fortini)