Toscana

TERREMOTO GIAPPONE, LA SOLIDARIETA’ DELLA CARITAS: ECCO COME CONTRIBUIRE

Dopo il terribile terremoto e il conseguente tsnumani che hanno colpito ieri il Giappone, causando ingenti danni e oltre mille morti (ma il bilancio è destinato ad aggravarsi, essendoci ancora migliaia di dispersi) il Presidente di Caritas Giappone, mons. Isao Kikuchi, vescovo di Niigata, ha assicurato l’impegno di Caritas Giappone, il cui direttore, padre Daisuke Narui si sta attivando per far fronte ai bisogni più urgenti. La Caritas in Giappone è un piccolo organismo che comunque ogni anno riesce a sostenere un centinaio di progetti nel Paese e all’estero per circa 3 milioni di dollari. Si è attivata in passato per grandi emergenze in Asia, come lo tsunami del 2004, il terremoto in Pakistan del 2005 e quello a Yogyakarta nel 2006.In tutto il territorio nazionale con 127 milioni di giapponesi i cattolici sono circa 450mila, pari allo 0,35%, sparsi in 16 diocesi.Caritas Italiana ha espresso in un comunicato solidarietà e vicinanza nella preghiera a Caritas Giappone e alla popolazione colpita e e si è detta pronta, in collegamento con la rete internazionale, a sostenerne gli sforzi una volta messo a punto un piano di primo intervento. Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana o per mezzo delle varie Caritas diocesane o tramite il C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: maremoto Pacifico 2011.Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma – Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)